Tortolì come Gotham City. Il Comune vuole armare i vigili
Tortolì alla stregua di una grande metropoli, dove, per garantire l’ordine pubblico, occorre armare persino i vigli urbani. Così pare la pensi l’ amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Mimmo Lerede, in procinto di portare all’attenzione dell’assemblea civica

vigili urbani
Tortolì alla stregua di una grande metropoli, dove, per garantire l’ordine pubblico, occorre armare persino i vigli urbani.
Così pare la pensi l’ amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Mimmo Lerede, in procinto di portare all’attenzione dell’assemblea civica l’approvazione del regolamento per l’armamento della Polizia municipale cittadina.
Il punto all’ordine del giorno, il secondo, verrà discusso il prossimo giovedì nella seduta convocata alle 19 nell’aula consiliare di via Mameli. Ad illustrare la delibera, che prevede una proposta per regolamentare l’utilizzo della armi da parte degli agenti, l’assessore Marcello Ladu titolare della delega alla Polizia urbana. In attesa di sapere quale sarà l’effettiva portata di quella che in prima battuta sembra una vera e propria rivoluzione e che segna lo spartiacque tra un tranquillo centro urbano e una realtà problematica, la polemica già divampa.
L’ex primo cittadino Marcella Lepori, ora tra i banchi dell’opposizione di centrosinistra, è, se non proprio infuriata almeno perplessa. E pur non sbilanciandosi prende posizione. “Non mi sembra molto opportuno armare i vigili” commenta l’avvocato Lepori, che aggiunge: “le forze dell’ordine che svolgono egregiamente il proprio dovere e quindi questa novità mi lascia quanto meno perplessa”. Lepori e gli altri prenderanno una decisione solo dopo aver letto con attenzione gli atti. Siamo solo al primo round ma non è difficile prevedere che, la decisione di armare i vigili urbani di Tortolì, si porterà appresso un mare di polemiche.

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