Convegno sul lavoro a Villagrande.
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Virginia Brescia ĆØ sempre al centro delle sue opere ā e di quelle del collega Roberto Cau. Professionalmente insieme da dieci anni, i due artisti condividono unāintesa profonda, fatta di pensiero, sensibilitĆ e visione. La loro ĆØ una collaborazione rara nel mondo dellāarte, dove spesso prevalgono individualismo e competizione. Ā«Con Roberto cāĆØ un grande feeling artistico e umano ā racconta Virginia ā siamo complementari, due parti di un unico sguardoĀ».
Virginia Brescia e Roberto Cau sono due artigiani e artisti che lavorano il vetro. Roberto ĆØ originario di Lanusei, Virginia di Osini. La loro collaborazione ĆØ nata per caso, ma fin da subito si ĆØ rivelata lāunione di due anime artisticamente affini e complementari. Da quasi dieci anni, questa sinergia ha dato vita a splendide opere dāarte realizzate con i materiali più disparati: sughero, tessuti, vetro. Le loro creazioni, firmate con il marchio B&C, stanno pian piano conquistando spazio e attenzione nel mondo dellāarte contemporanea, imponendosi per originalitĆ e raffinatezza.
Lāincontro con Roberto ĆØ stato per Virginia un passaggio fondamentale, una svolta che ha rafforzato la sua visione artistica e lāha spinta verso nuove forme espressive. Le visioni tra i due sono sempre condivise, frutto di dialogo, fiducia e rispetto reciproco. Per entrambi, lāarte ĆØ contemplazione della bellezza, ma anche ricerca di equilibrio tra eleganza, onestĆ e valori umani. Ā«In un mondo competitivo come quello dellāarte ā spiega Virginia ā ĆØ importante che tra colleghi ci siano sinceritĆ e collaborazione: solo cosƬ si cresce davveroĀ».
Nata a Osini, piccolo borgo incastonato tra le montagne ogliastrine, Virginia parla con orgoglio della sua identitĆ e delle sue radici. Il legame con il paese natale ĆØ fortissimo: molte delle sue opere le ha dedicate o donate proprio a Osini, in segno di riconoscenza e amore per la sua comunitĆ . Anche Roberto Cau condivide lo stesso sentimento verso la sua Lanusei, a cui ha dedicato più di un lavoro. Entrambi si considerano profondamente legati alle proprie origini, custodi di unāereditĆ che nutre la loro creativitĆ .
La donna ĆØ il cuore pulsante della ricerca estetica di Virginia: protagonista, simbolo, specchio della realtĆ che ci circonda. In ogni opera, le fattezze femminili diventano veicolo di bellezza e riflessione, incarnazione di un ideale che unisce sensibilitĆ e rigore estetico. Ā«Abbiamo il culto del bello ā racconta ā e il corpo femminile, con la sua armonia naturale, si presta perfettamente a raccontarloĀ».
Lāarte, per Virginia, ĆØ il mezzo più autentico per esprimere se stessa: un linguaggio libero, personale, capace di trasformare emozioni in materia e colore. Il suo inizio con il riciclo artistico non ĆØ stato soltanto una scelta creativa, ma anche simbolica: ridare dignitĆ a ciò che viene scartato, preservare la bellezza e il valore nascosto nelle cose dimenticate. Un gesto poetico e insieme etico, che racconta la sua sensibilitĆ e la sua visione del mondo.
Virginia nasce come artista del riciclo, ma negli ultimi anni il suo percorso è andato oltre, avvicinandosi sempre di più alla scultura. La materia, nelle sue mani, si fa espressione di forza e poesia, un equilibrio tra forma, luce e profondità .
Lāamore per lāarte di Virginia nasce presto: Ā«Ho iniziato alle scuole medie, tre anni straordinari con un professore eccellente, grazie al quale ho appreso le tecniche fondamentali. Ho amato da subito lāarte e la storia dellāarte, con estrema passione. Il resto ĆØ stata pura sperimentazione, un autodidattismo allo stato puro. Le scuole e i corsi ti danno la tecnica e gli strumenti, ma non la creativitĆ e la capacitĆ espressiva. Il saper comunicare il tuo messaggio personale, regalare emozioni e sensazioni ĆØ altra cosaĀ».
Virginia ama definirsi Ā«artista osineseĀ», un appellativo che porta con orgoglio: Ā«Per elogiare questa meravigliosa terra dovrei rispondere āsardaā, ma unāartista non può isolarsi, nĆ© ghettizzarsi e ritagliarsi un angolo di paradiso. Deve essere di mente aperta e varcare i confini, per cui dico che mi sento anche molto ācosmopolitaāĀ».
La sua più grande soddisfazione ĆØ il calore della gente: Ā«Leggere i loro commenti, percepire la considerazione e lāaffetto che mi riservano, entrare nel loro cuore. Poi lāessere invitata alle manifestazioni culturali, parlare d’arte con colleghi e appassionati, tutto in modo spontaneo, semplice, mai costruito volutamente. Il mio ĆØ un cammino lento, difficile, ma ricco di colpi di scena e adrenalinico. E la cosa più bella ĆØ che, oltre al talento, vengano riconosciute anche le doti umaneĀ».
Per Virginia Brescia, lāarte ĆØ libertĆ , contemplazione, materia viva e sguardo autentico sul mondo. Insieme a Roberto Cau, continua a plasmare emozioni in forma di luce e colore, dando voce a una Sardegna che crea, innova e incanta.