Ottavo torneo internazionale de Sa Strumpa.

L’Associazione sportiva dilettantistica Sa Strumpa di Villagrande da otto anni organizza il torneo internazionale di lotta “Juntos” con la modalità della variante sarda.

Oramai scozzesi, spagnoli, islandesi, francesi sono di casa nel centro montano e in più le rappresentative di Senegal e Brasile stanno prendendo sempre più confidenza con il tatami di piazza Sennorigau, trasformata per l’occasione in una vera e propria arena da 1000 posti a sedere.

L’evento, unico nel panorama sardo, è stato a rischio per via della scarsità dei mezzi economici degli Enti di solito finanziatori, ma grazie alla proverbiale generosità dei villagrandesi le risorse economiche sono state trovate. Così il 9 agosto alle ore 18 i “gherradores” scenderanno in campo a battersi per gli ambiti bronzetti che rappresentano un giusto coronamento delle fatiche sportive di una lotta dura ma leale, dove vige il massimo rispetto tra atleti e dove la sportività la fa da padrona.

Quest’anno ci saranno alcune novità, tra le quali il ritorno quasi certo delle lottatrici spagnole e bretoni. “Un’altra novità – racconta il Presidente dell’ associazione Luca Casari – sarà la presenza dei lottatori austriaci e svedesi mentre una curiosità arriva dalla Sicilia: alcuni atleti di lotta hanno conosciuto la “strumpa” in internet e tramite Facebook si sono proposti”.

Proprio la Rete rappresenta una cassa di risonanza notevole per una società dilettantistica che intende come suo obiettivo quello di valorizzare e tutelare una parte della nostra cultura millenaria senza tuttavia chiudersi all’esterno.

Un’altra chicca sarà la presenza del coro polifonico “Ogliastra” che presenterà un suo nuovo pezzo dedicato proprio alla manifestazione che mai come ora rispecchia al meglio un suo vecchio slogan: “Juntos: un abbraccio di popoli”.

Sono arrivate stanche, ma con il sorriso sulle labbra. Le gambe affaticate e il loro solito carico di entusiasmo, dal quale è impossibile non farsi contagiare. Anche quest’anno le Pink Flamingos (i ‘Fenicotteri Rosa’) hanno fatto tappa nell’Oncologia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, per la terza edizione del tour della Sardegna in bicicletta, nato per testimoniare il loro percorso di cura contro il tumore e per promuovere una raccolta fondi per acquistare un casco refrigerante in grado di contrastare la caduta dei capelli durante la chemioterapia.

Le 14 donne sono arrivate intorno alle 13.15 sul piazzale dell’ospedale: ad accoglierle una folta rappresentanza del personale sanitario dell’ospedale N.S. della Mercede e del distretto della Asl Ogliastra, la direttrice dei Servizi Socio-Sanitari dell’Azienda, Lorena Paola Urrai, il sindaco di Lanusei, Davide Burchi e alcune rappresentanti dell’associazione Iris Ogliastra (sodalizio impegnato nel sostegno alle persone colpite da tumore). Tra i presenti anche la presidente dell’Associazione diabetici della Sardegna centrale, Daniela Sanna.

«Siamo contente di essere di nuovo qui e di far visita a questa comunità meravigliosa che ogni anno ci accoglie con tanto affetto – ha detto l’organizzatrice del progetto, Cristina Concas – in questa terza edizione del nostro giro della Sardegna siamo ulteriormente cresciute di numero, con partecipanti provenienti dalla penisola e anche dall’estero».

«Sono qua per accogliervi a nome della direzione aziendale della Asl Ogliastra – ha detto Lorena Paola Urrai – con questa testimonianza raccontate la vostra esperienza con grande leggerezza, ma sappiamo che dietro ci sono anche le sofferenze e le difficoltà che avete affrontato per affrontare la malattia. Il vostro viaggio – ha proseguito Urrai – porta con se anche un messaggio fondamentale: l’importanza della prevenzione. Credo che oggi la scommessa della sanità sia quella di attivare risorse tra gli operatori per promuovere processi di sensibilizzazione. Per voi ci siamo sempre – ha concluso la dirigente della Asl Ogliastra – siamo a disposizione per qualsiasi iniziativa vogliate intraprendere».

«Quello che fate è importantissimo – ha detto Davide Burchi – la vostra presenza qui rappresenta un connubio che ormai è consolidato tra le Pink Flamingos, la comunità di Lanusei e quella ogliastrina. Una delle cose più belle è stata vedere le persone che si sono emozionate nel vedervi arrivare – ha sottolineato il primo cittadino di Lanusei – riuscite a trasmettere un messaggio di forza, di speranza, di determinazione: siete la testimonianza del fatto che la malattia si può combattere. E per questo vi ringraziamo».

Il viaggio delle Pink Flamingos è iniziato lo scorso 26 maggio dall’ospedale “Businco” di Cagliari ed ha toccato diversi centri oncologici della Sardegna: San Gavino Monreale, Oristano, Alghero,
Sassari, Olbia, Nuoro e Lanusei. Sabato 1 giugno le instancabili cicliste torneranno in sella per l’ultima tappa, la Lanusei-Cagliari, di ben 137 km. A seguire la grande festa allestita sul palco del Parco delle Emozioni di Molentargius.