Freschezza, allegria e spunti di riflessione: sono stati questi gli ingredienti che hanno contribuito a rendere la serata di domenica 24 giugno ancora più magica, in occasione dello spettacolo Back to Broadway, offerto al pubblico tortoliese ( e non solo) dall’Accademia del Musical George Gershwin in collaborazione con il Comitato di Sant’Andrea.

L’evento ha visto protagonisti i giovanissimi allievi dell’Accademia, lieti di dare prova delle  capacità acquisite in mesi di applicazione e studio costante con i propri insegnanti: la coreografa Patrizia De Cristo e i vocal coach Paolo Flumini, Giampriamo Incollu e Beatrice Ubaldi. Ad accogliere i presenti, un emozionato Massimiliano Melis, Direttore dell’Accademia, felice di mostrare i piccoli e grandi traguardi raggiunti dai suoi allievi durante l’anno. A presentare leperformance dei giovani artisti, intervallate dagli applausi di un pubblico numeroso ed entusiasta, il giornalista Francesco Manca che, con le sue battute piene di spirito, ha contribuito a tenere i presenti inchiodati alle proprie sedie per tutta la serata.

Le esibizioni hanno riempito di allegria le vie del centro di Tortolí. Eppure, tra canti, balli e splendidi brani suonati al pianoforte da giovanissime stelline nascenti e artisti piuttosto promettenti, non sono mancati gli spunti di riflessione. Alle spalle degli artisti, durante le esibizioni, alcuni video e singolari soluzioni sceniche, offrivano al pubblico immagini talvolta molto toccanti: scene di guerra, di sofferenza e dolore, che hanno lasciato i presenti letteralmente senza fiato.

Gli ingredienti per una buona riuscita dell’evento c’erano tutti e gli obiettivi dei ragazzi possono considerarsi raggiunti. Al di là degli applausi e dei complimenti, infatti, il bagaglio di esperienze acquisite dai giovani allievi è inestimabile. La serata di domenica, infatti, rappresenta un’ulteriore dimostrazione di quanto l’arte, la cultura e la musica, possano rappresentare un valore aggiunto per una Comunità, perché dietro ogni canzone, dietro ogni passo di danza e dietro ogni applauso c’è davvero molto, molto di più.

Nel 1905, Max Leopold Wagner, celebre etnologo tedesco, scoprì a Tortolì la cottura “a carraggiu”. Durante un’escursione in bicicletta con il collega Eugen Burger, fu attirato dal bagliore di un fuoco e, temendo un incendio, si avvicinò: invece trovò una festa con balli sardi e musica di launeddas.

Wagner apprese che la carne, cucinata intera in una fossa sotterranea coperta di terra e rami, arrostiva lentamente sotto il fuoco secondo l’antica tradizione tortoliese.

Non si sa quale animale fosse, ma Wagner ne lodò il sapore, probabilmente assaggiandolo, restando affascinato da questo originale metodo di cottura.