L’Ogliastra Sailing Team, squadra agonistica del Circolo Nautico Arbatax, si prepara per la prossima trasferta della Volvo Cup, che si svolgerà a Porto Rotondo dal 2 al 5 Giugno. Dopo le trasferte di San Remo (a Marzo) e il Campionato italiano a Scarlino ad Aprile. Il team si prepara per una nuova impegnativa traferta, con il nuovo Melges 24. La stagione 2011 si chiuderà sul Lago Di Garda a Luglio. Il Team Ogliastrino è sostenuto economicamente da alcuni privati come Bovi’s Hotel, Marina di Arbatax, Medita S.r.l., sperando inoltre in futuro in un contributo da parte degli Enti locali, come il Comune di Tortolì e la Provincia Ogliastra ampiamente rappresentate con i loro rirspettivi loghi sull’imbarcazione da regata, fondi necessari per poter concludere la stagione. La barca ogliastrina, bella e veloce sull’acqua, impengnativa sotto il profilo tecnico, è una delle migliori per confrontarsi tra una boa e l’altra, molti equipaggi infatti partecipano a regate di questa categoria. L’Ogliastra Sailing Team si è classificata in 5a posizione assoluta ai campionati regionali, punta a un risultato migliore già ad Ottobre nellla regata di Capitana (Quartu S’Elena).

L’equipaggio è cosi composto:

Lucio Balzano Armatore/Tailer
Gianluca Manca Timoniere
Fabrizio Garau Drizzante
Enrico Catigniani Prodiere

Intervista a Lucio Balzano ( Armatore ):

Lucio quale è stato il posto più bello dove hai regatato?

Sicuramente in Sardegna, Cagliari è un campo di gara che amo particolarmente.

La gara più bella?

A San Remo siamo arrivati 15esimi assoluti su 60 equipaggi.

Le condizioni di vento più estreme a cui avete gareggiato?

Credo a Marina di Scarlino, con 30 nodi di vento.

La Cooperativa Pescatori Tortolì celebra quest’anno il suo ottantunesimo anniversario, un traguardo che non rappresenta solo una data sul calendario, ma simboleggia una lunga storia di tenacia, lavoro manuale e legame indissolubile con il territorio. Fondata nel 1944, in uno dei periodi più difficili della storia italiana, la Cooperativa è l’esempio di una scelta coraggiosa di unione e resistenza.

“Ottantuno anni non sono solo una data: sono calli sulle mani, albe ventose, silenzi condivisi sulle sponde della laguna,” si legge in un post diffuso dalla Cooperativa in occasione dell’anniversario. La nascita dell’organizzazione, avvenuta in piena Seconda Guerra Mondiale, fu un gesto di audacia compiuto da tredici uomini, alcuni locali e altri arrivati da Ponza.

In anni segnati dalla fame e dall’incertezza, il loro intento andava oltre la semplice sopravvivenza. L’obiettivo era, come dichiarato oggi dalla Cooperativa: “difendere la nostra laguna, la nostra dignità, il diritto a un lavoro onesto.” Nonostante non sapessero che stavano dando vita a un’istituzione destinata a resistere per più di otto decenni, erano mossi da una profonda consapevolezza: “Sapevano solo questo: da soli si affonda, insieme si pesca.”

Nel corso degli anni, i pescatori di Tortolì hanno affrontato non solo le intemperie del mare, ma anche tempeste metaforiche: crisi economiche, tentativi di speculazione e promesse mancate. Nonostante le difficoltà, la Cooperativa non ha mai rinunciato a mantenere un approccio autentico al lavoro, nel rispetto dei tempi della natura e del mare.

La Cooperativa sottolinea come questa tenacia sia ancora oggi il tratto distintivo dei loro prodotti: “Oggi, ogni baffa di Bottarga Reale 1316 racconta quella tenacia. Ogni ostrica Fabrizie che cresce nelle nostre acque porta in sé quella stessa determinazione.”

Il lavoro, pur evolvendosi nei sogni e nelle ambizioni, è rimasto fedele ai gesti di un tempo. “Il nostro lavoro non è cambiato nei gesti, solo cresciuto nei sogni,” affermano i responsabili. Dietro ogni prodotto venduto, c’è una filiera di valori mantenuti: “Dietro ogni fetta c’è un volto. Dietro ogni spedizione, una promessa mantenuta.”

L’anniversario non è visto come un traguardo, ma come una rinnovata responsabilità. La Cooperativa Pescatori Tortolì ha voluto rivolgere un pensiero a tutti coloro che li hanno sostenuti nel tempo. “A chi ha creduto in noi quando eravamo solo uomini con reti rotte e occhi pieni di futuro: grazie,” è il ringraziamento rivolto ai pionieri e ai primi sostenitori.

Oggi, l’impegno è quello di custodire il patrimonio ricevuto: “81 anni non sono un traguardo. Sono una responsabilità. Custodire ciò che resiste, tramandare ciò che conta, lavorare ogni giorno come fosse il primo.” Con questo spirito di dedizione, la Cooperativa guarda avanti, celebrando la sua storia di “mani salate e cuori ostinati”.