E uno e due e tre e… trentadue sono gli ultracentenari che dal dopoguerra ad oggi si registrano a Villagrande Strisaili di cui tre viventi: zio Peppino (104), zio Giovanni (103), zio Antonio Angelo (101).
Alla data del 06/03/2011 ne abbiamo contato cinque viventi: con zio Luciano (102) e zio Mario (100).

Studi e ricerche a livello internazionale hanno stabilito che l’epicentro della longevità in Ogliastra è Villagrande Strisaili e non solo della Blu Zone, ma di tutto il mondo. Dopo lunghi studi sui registri di Stato Civile-Anagrafe, della Diocesi e dell’ISTAT, dopo anni di confronti di dati tra paesi- regioni- nazioni, dopo approfondimenti metodologici, oggi gli studiosi non hanno alcun dubbio: Villagrande Strisaili detiene il ragguardevole PRIMATO MONDIALE DI LONGEVITA’ MASCHILE.

A Villagrande Strisaili si registra la più elevata concentrazione al mondo di ultraottantenni, ultranovantenni e ultracentenari rapportata alla popolazione totale, ad una comunità di 3401 anime (Villagrande-Villanova).

A Villagrande Strisaili la proporzione di centenari rispetto al numero delle nascite è cinque volte superiore che nel resto della Sardegna, un record davvero imbattibile. I numeri e il rigore del metodo scientifico utilizzato per convalidare i dati verranno illustrati da ricercatori italiani e dal Belgio, Francia, Stati Uniti, Israele nel corso di un importante convegno scientifico internazionale che si svolgerà a Villagrande il 28 Maggio 2011.

Demografi, antropologi, sociologi, nutrizionisti e ricercatori a livello internazionale che hanno approfondito le peculiarità dei nostri cittadini e le ragioni di tanta longevità ed energia mentale e fisica illustreranno a tutti le ragioni di tale importante primato.

Ma la domanda è sempre: quali sono le determinanti della longevità? È una domanda che ininterrottamente intriga l’essere umano: chi non desidererebbe vivere a lungo e bene?
Non esistono pillole magiche per la longevità.

Le determinanti sono da ricercare senza dubbio nella qualità dell’alimentazione, nell’attività fisica, nella vita all’aria aperta, nell’acqua, nella genetica, nelle sane abitudini e nei modi salutari di far fronte allo stress, nel modo positivo di affrontare la vita, nella spiritualità e nella qualità delle interazioni sociali. Evidentemente tutto questo è presente a Villagrande Strisaili: luogo in cui l’anziano è da sempre al centro di attenzioni e cure familiari.

Gli anziani saranno al centro anche dell’iniziativa “Villagrande Strisaili: terra della longevità” che si terrà nei giorni 28 e 29 maggio 2011. Un alternarsi di momenti di informazioni. di conoscenze, di incontri e ascolto di storie e racconti, di degustazione di cibi genuini, di giochi antichi. Una festa a tutto tondo per un primato raggiunto e per una consapevolezza dell’elevata qualità della vita del nostro paese, e, soprattutto, da condividere con gli ospiti, con i non villagrandesi, con l’auspicio che i giovani e i meno giovani vengano contagiati dal grande desiderio di vivere dei nostri straordinari Anziani!

(Dal sito del Comune di Villagrande)

 

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In pochi lo sanno, ma la Sardegna ospita una creatura davvero unica: si tratta dell’Orecchione sardo, l’unico mammifero endemico d’Italia. Questo raro pipistrello esiste solo sull’isola e non ha eguali nel resto del Paese.

Il suo nome scientifico è Plecotus sardus, ma in lingua sarda viene chiamato affettuosamente sa pidinchedda. Si tratta di un piccolo chirottero dalle lunghe orecchie, che vive esclusivamente in alcune zone calcaree molto circoscritte: il Supramonte di Oliena e Baunei, il massiccio del Gennargentu e alcune aree limitrofe, come le pendici che si estendono fino al Lago Omodeo.

Scoperto solo di recente e in modo quasi fortuito, l’Orecchione sardo si distingue dagli altri pipistrelli simili presenti in Europa per la forma particolare dei suoi padiglioni auricolari, più grandi e prominenti. È un animale elusivo, poco studiato, e ancora oggi molte informazioni sulla sua vita rimangono sconosciute.

Si sa che predilige le altitudini medio-basse e le aree boschive, rifugiandosi in grotte, cavità sotterranee e soffitte scarsamente illuminate. Nonostante le poche conoscenze disponibili sul suo comportamento, questo pipistrello ha un’importanza ecologica e scientifica enorme. Viene infatti considerato vulnerabile, pur non essendo attualmente a rischio immediato di estinzione.

La presenza del Plecotus sardus contribuisce a rendere la Sardegna un vero scrigno di biodiversità, ricco di specie rare e paesaggi naturali straordinari.