Si è celebrata anche quest’anno, il 26 luglio, la festa di Sant’Anna e Gioacchino, genitori della Madonna, ricorrenza molto sentita in tutta l’Ogliastra. A Tortolì, nella chiesetta dedicata alla Santa, si è svolta, alle ore 10, la cerimonia religiosa, con la Messa cantanta e le antiche lodi, dette “is goccius”. Intorno alla statua di Sant’Anna, tanti fiori bianchi e il basilico profumato, simbolo di questa festa, e la devozione delle mamme con i bambini, delle donne in attesa, delle nonne e di tanti fedeli, che da lei attendono qualche grazia.

La sera, alle 18,30, dalla stessa chiesetta, è partita la processione che si rinnova da qualche anno, con i carri infiorati trainati dai buoi, che seguivano il carro con la statua di Sant’Anna.I bambini con i costumi tradizionali sui carretti guidavano la processione verso la spiaggia di Orrì. Qui, è stata celebrata la S. Messa, con la partecipazione di tantissimi fedeli, in uno scenario magico di luci al tramonto sulla spiaggia e il mare. Il martedì 27 luglio la statua della Santa è ritornata nella chiesetta di Tortolì.

Nel 1905, Max Leopold Wagner, celebre etnologo tedesco, scoprì a Tortolì la cottura “a carraggiu”. Durante un’escursione in bicicletta con il collega Eugen Burger, fu attirato dal bagliore di un fuoco e, temendo un incendio, si avvicinò: invece trovò una festa con balli sardi e musica di launeddas.

Wagner apprese che la carne, cucinata intera in una fossa sotterranea coperta di terra e rami, arrostiva lentamente sotto il fuoco secondo l’antica tradizione tortoliese.

Non si sa quale animale fosse, ma Wagner ne lodò il sapore, probabilmente assaggiandolo, restando affascinato da questo originale metodo di cottura.