Conoscete il Parco Vergiliano a Napoli? Qui riposano Virgilio e Leopardi, tra storia e poesia
Qui, oltre a quello di Giacomo Leopardi, si trova il sepolcro attribuito a Virgilio, il grande poeta latino. La leggenda vuole che i napoletani, affezionati a Virgilio, abbiano persino protetto i suoi resti, nascondendoli a Castel dell'Ovo durante la conquista normanna.
A Napoli, alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, si nasconde un gioiello storico: il Parco Vergiliano. Non confondetelo con il più famoso Parco Virgiliano a Posillipo; questo piccolo angolo di verde a Mergellina racchiude un pezzo importante della storia letteraria italiana. Qui, su una delle colline del promontorio di Posillipo, si trova il sepolcro attribuito a Virgilio, il grande poeta latino. La leggenda vuole che i napoletani, affezionati a Virgilio, abbiano persino protetto i suoi resti, nascondendoli a Castel dell’Ovo durante la conquista normanna.
Passeggiare nel Parco Vergiliano ti dà il brivido di avvertire la presenza dei più grandi poeti che del mondo. Tra i suoi sentieri, non solo si trova il sepolcro di Virgilio, ma anche la tomba di Giacomo Leopardi, il grande poeta romantico italiano, qui trasferita nel 1939. Una stele riporta il suo nome e una dedica da parte del governo italiano, che ha dichiarato la tomba monumento nazionale. Il monumento, immerso nel verde, è un tributo a uno dei poeti più amati e simbolo di Napoli per le sue affinità con l’animo malinconico e sognante della città.
In realtà, su entrambe le sepolture dei poeti ci sono dubbi. In particolare sui resti di Leopardi che, deposti probabilmente in una delle fosse comuni di Napoli per l’edipemia di colera del 1837, si pensa siano stati “salvati” dall’amico Antonio Ranieri. Ma pare di questi non ci sia traccia all’interno della tomba, che sarebbe più propriamente un degno monumento funebre alla memoria.
Il parco custodisce anche altri tesori storici. All’ingresso si può ammirare un’edicola in piperno del 1668, contenente iscrizioni che ricordano le virtù curative delle sorgenti termali dei Campi Flegrei. Più avanti, lungo il percorso, è visibile un busto di Virgilio, donato dagli studenti dell’Accademia dell’Ohio nel 1931, simbolo dell’ammirazione internazionale verso il poeta.
Ma il fascino del Parco Vergiliano non finisce qui. Proseguendo verso l’alto si arriva alla Crypta Neapolitana, una galleria di epoca romana, lunga oltre 700 metri, scavata interamente nel tufo per collegare Napoli e Pozzuoli. Costruita in età augustea, la Crypta ha sempre alimentato leggende e racconti magici, simbolo di mistero per la città. Si dice persino che il passaggio attraverso la galleria fosse considerato un miracolo, tanto che il popolo attribuì a Virgilio poteri magici, rafforzando così il suo legame eterno con Napoli.
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