Piazza Municipio si prepara ad accogliere di nuovo la Venere degli Stracci risorta dalle ceneri
Dopo il rogo che la distrusse nel luglio scorso, il Sindaco ha mantenuto la promessa che sull’onda dell’indignazione per quel gesto vandalico, fece alla città; riportare in vita l’installazione di Michelangelo Pistoletto, noto artista di fama internazionale, che per Napoli aveva realizzato una versione di dimensioni gigantesche della sua famosa Venere degli Stracci
Domani è il giorno che in molti aspettavano, sebbene non poche siano le voci di critica che si sono sollevate. Piazza Municipio tornerà ad essere “presidiata” dalla Venere degli Stracci, l’opera di Michelangelo Pistoletto, artista di fama internazionale e protagonista della corrente dell’arte povera. Il ritorno è previsto per domani 6 marzo: la gigantesca Venere degli Stracci, dopo che la prima fu distrutta da un disastroso incendio il 12 luglio 2023, ritorna a Napoli in una nuova versione.
L’opera resterà in Piazza Municipio per un periodo di tre mesi e poi sarà spostata altrove. Le dimensioni sono notevoli: la scultura è alta quasi 10 metri e campeggia a sud della grande piazza, di lato al Maschio Angioino. Quando la scorsa estate un giovane senza fissa dimora la diede alle fiamme, grande fu lo sconcerto e l’incredulità. La notizia rimbalzò sui media di tutto il mondo, ci furono polemiche sul fatto che i materiali non fossero ignifughi, a tanti poi non piaceva per più di un motivo, non escluso quello estetico e di armonizzazione con la piazza.
L’opera è una copia in gesso della Venere di Milo ricoperta e circondata da stracci colorati, simboleggiando il contrasto tra classicità e modernità ed è stata ricreata utilizzando stracci donati dai napoletani. L’opera di Michelangelo Pistoletto arrivò a Napoli a giugno 2023 per il progetto “Napoli Contemporanea 2023” che ha previsto in città tante mostre e installazioni con una interessante programmazione curata da Vincenzo Trione per rafforzare la vocazione al contemporaneo di Napoli attraverso una serie di iniziative pensate appositamente per gli spazi pubblici e i siti museali da alcuni dei protagonisti dell’arte del nostro tempo.
In città la scorsa estate ci sono state anche l’installazione di Antonio Marras “Questi miei fantasmi”, concepita per gli spazi di Vicoletto San Pietro a Majella e delle Rampe del Salvatore ed anche altre opere straordinarie di arte contemporanea da vedere per strada o in luoghi simbolo della città.
Alcuni esempi, la mostra di Ara Starck che ha lavorato assieme ad alcuni artigiani napoletani da Made in Cloister, le imponenti chiavi di Milot in piazza Mercato e le divertenti e audaci sculture di aragoste di Philip Colbert al museo di San Martino.
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