Nonna Jennie, 103 anni, sconfigge il Covid e per festeggiare chiede una birra fresca
#mondo La signora, 103 anni, polacca di origine ma residente negli Usa, dopo tre settimane di malattia, ha sconfitto il Coronavirus e, per festeggiare la guarigione, ha chiesto una birra fredda
Nonna Jennie Stejina, 103 anni, si è ammalata di Covid-19 tre settimane fa. La signora però non si è data per vinta e con il carattere che l’ha sempre contraddistinta, ha lottato e ha vinto.
La signora, polacca di origine ma residente nel Massachussets è stata la prima positiva della casa di cura dove vive. Vista l’età tutta la sua famiglia ha temuto il peggio, ma quel peggio, ormai, è passato.
La nonnina per festeggiare ha chiesto una birra, la sua preferita, la Bud Light. La donna dal 1992 è vedova, da quando ha perso il marito Teddy all’età di 82 anni.
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Va in vacanza e con le telecamere installate per sorvegliare il gatto sorprende il vicino a fare sesso sul suo letto
La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell'accaduto.
Una vicenda avvenuta a Torino nel settembre 2019, dove una donna ha scoperto tramite una telecamera installata per controllare il suo gatto che il vicino usava il suo letto per incontri sessuali con un altro uomo, presumibilmente l’amante, ha recentemente visto la conclusione del processo.
La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell’accaduto.
Il tribunale di Torino ha emesso la sentenza condannando sia il vicino che la proprietaria dell’alloggio a otto mesi di reclusione ciascuno per violazione di domicilio. Risulta che la proprietaria dell’appartamento fosse l’unica detentrice delle chiavi e le avesse passate al vicino per permettergli di utilizzare l’appartamento per gli incontri segreti con l’amante, dato che nel suo appartamento viveva il compagno.
La condanna è stata quindi emessa per l’intrusione non autorizzata nell’abitazione della donna e per la violazione della sua privacy.
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