Non è stato un guasto tecnico a far cadere lo scorso mercoledì a Teheran, in Iran, il Boeing della Ukrainian Airlines. L’aereo sarebbe stato abbattuto da uno dei missili iraniani lanciati verso le basi Usa in Iraq, nell’ambito della crisi che coinvolge Washington e il Paese mediorientale.

A confermare questa versione, a poco più di un giorno di distanza dalla tragedia, sono Canada, Regno Unito e Stati Uniti. È stato il premier canadese Justin Trudeau in particolare a rendere noti i particolari che hanno portato alla morte di 176 persone, 63 delle quali con passaporto canadese. 

«Le prove raccolte – ha detto Trudeau – indicano che l’aereo ucraino precipitato a Teheran potrebbe essere stato colpito non intenzionalmente». Tesi confermata in blocco dal primo ministro britannico Boris Johnson. 

Le Autorità iraniane respingono seccamente le accuse adducendo ancora una volta lo schianto a un problema tecnico. 

Lutto nel mondo della musica: è morto oggi a Roma, all’età di 69 anni, il maestro Peppe Vessicchio. Il celebre direttore d’orchestra, arrangiatore e volto storico del Festival di Sanremo, si è spento nel pomeriggio all’ospedale San Camillo a seguito di una complicazione improvvisa. A darne notizia sono fonti vicine alla famiglia, confermate dall’ospedale.

Nato a Napoli nel 1956, Vessicchio è stato una delle figure più amate e riconoscibili della musica italiana, simbolo di professionalità, eleganza e umanità. Il suo nome è legato indissolubilmente a Sanremo, dove per decenni ha diretto l’orchestra accompagnando generazioni di artisti.

Sui social migliaia di messaggi di cordoglio da colleghi, musicisti e fan ricordano la sua gentilezza, la saggezza e il sorriso sempre discreto. I funerali si terranno in forma privata.