Parmitano è in viaggio: l’astronauta siciliano in rotta verso la Luna

#mondo Parmitano nello spazio nel giorno dell’anniversario dell sbarco dell’uomo sulla Luna. L’arrivo della navetta alla Stazione spaziale internazionale (Iss) è previsto intorno alle ore 00:50. L'astronauta siciliano "Astroluca", da ottobre sarà al comando della Stazione Spaziale
E’ partita dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakistan, la Soyuz MS-13 con a bordo l’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Luca Parmitano e gli altri membri dell’equipaggio della Expedition 60/61, il russo Alexander Skvortsov e l’americano Andrew Morgan. Come riportato dal Corriere, un lampo spettacolare ha illuminato la rampa N 1 `Gagarin Start´ – intitolata al primo uomo nello spazio, il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin – dove la Soyuz e il suo lanciatore aspettavano da due giorni l’equipaggio. Luca affianca il comandante della Soyuz, Skvortsov, come copilota durante le operazioni di lancio e di rientro sulla Terra. Per raggiungere l’orbita terrestre, la Soyuz attraverserà tre stadi: in ognuno di questi, una diversa parte del razzo utilizza il suo carburante e viene poi sganciata per tornare sulla Terra. Già dopo 9 minuti di volo e a una velocità di circa 25.000 km/h, la Soyuz MS-13 inizierà a orbitare intorno alla Terra e gli astronauti entreranno ufficialmente in condizioni di `assenza di peso´.
L’arrivo della navetta alla Stazione spaziale internazionale (Iss) è previsto dopo sei ore dal lancio. Una volta raggiunta la Iss, la Soyuz si aggancerà al modulo di servizio russo Zvezda e circa due ore dopo si aprirà il portello. I tre astronauti saranno accolti dall’attuale equipaggio: Christina Koch e Nick Hague della Nasa e Alexy Ochivin di Roscosmos. Morgan è al suo debutto nello spazio, mentre per Parmitano e Skvortsov si tratta rispettivamente della seconda e terza missione. I tre rimarranno sulla Stazione per poco più di 200 giorni, impegnati in centinaia di esperimenti e in una serie di complesse attività extraveicolari, le cosiddette passeggiate spaziali.
Il lancio è avvenuto in una data altamente simbolica: ricorre oggi il cinquantesimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna. «È una bellissima coincidenza», ha detto ieri in conferenza stampa Parmitano, «non credo ci sia modo migliore di celebrare questo evento, per me è un grande privilegio». Per Luca, questa missione ha anche un altro significato importante: dai primi di ottobre, sarà lui a prendere il comando della Iss, prima assoluta per un astronauta italiano.

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Novità negli aeroporti italiani: non serve più il documento d’identità, basta la carta d’imbarco

Ecco perché l'Enac ha preso questa decisione.
Cambiano le regole per chi vola in Italia e in Europa: non è più obbligatorio mostrare il documento d’identità al momento dell’imbarco per i voli nazionali e per quelli diretti all’interno dell’area Schengen. Una semplificazione che rende l’esperienza in aeroporto più snella e veloce, equiparando il viaggio in aereo a quello in treno per quanto riguarda i controlli documentali.
La nuova procedura, già avviata in fase sperimentale, prevede che sia sufficiente la carta d’imbarco per accedere ai gate. I passeggeri dovranno comunque sottoporsi ai controlli di sicurezza (come il passaggio ai metal detector), ma senza la necessità di mostrare un documento identificativo.
Attenzione però: il documento d’identità va comunque portato con sé. Ci sono infatti situazioni in cui resta obbligatorio:
- Controlli a campione da parte delle forze dell’ordine presenti in aeroporto.
- Rientro da un altro Paese Schengen, dove le regole italiane non si applicano: al momento dell’imbarco per tornare in Italia, il documento potrebbe essere richiesto.
Perché questo cambiamento? L’obiettivo, a detta dell’Enac, è chiaro: ridurre i tempi di attesa ai gate e velocizzare le procedure d’imbarco, favorendo una gestione più efficiente dei flussi di passeggeri. Un passo in avanti verso un’esperienza di viaggio più moderna, pur mantenendo un livello di sicurezza adeguato.

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