Lo sapevate? A Milano sono custodite le spoglie dei mitici Re Magi

Lo sapevate? Le spoglie dei Re Magi sarebbero arrivate a Milano trainate dai buoi. Scopri di più sul nostro nuovo articolo.
Le spoglie arrivarono a Milano trainate da un carro di buoi all’interno di un grande sarcofago marmoreo
Nel cuore di Milano, nella storica Basilica di Sant’Eustorgio sono custodite le spoglie dei Re Magi. Una notizia poco nota ai più che ancora oggi è oggetto di culto e di devozione ininterrotta.
Secondo un’antica tradizione, dopo la morte di Cristo i Re Magi tornarono a Gerusalemme, dove morirono martiri. I corpi sarebbero poi stati ritrovati nel IV secolo, da Elena, madre dell’imperatore Costantino, che li fece portare a Costantinopoli, in Santa Sofia.
Ma come sarebbero arrivate a Milano? Prima del suo insediamento come vescovo della città, Eustorgio, durante un viaggio a Bisanzio, avrebbe ricevuto in dono le spoglie dei Magi dall’imperatore Costantino. Il motivo, però, resta un mistero.
Le leggende sull’arrivo a Milano e la nascita della Basilica
Sull’arrivo delle spoglie dei Magi a Milano esistono diverse leggende. La prima racconta che le sacre reliquie furono trasportate in città all’interno di un grande e pesante sarcofago marmoreo, trainato da due buoi. Giunti alle porte di Milano nei pressi di Porta Ticinese, gli animali crollarono esausti, e in quel punto Eustorgio decise di fondare una basilica. I corpi furono quindi deposti in un’arca marmorea. Questo episodio è raffigurato nel quinto capitello a destra della navata centra della Basilica.
Un’altra leggenda, invece, racconta che durante il viaggio di ritorno verso Milano, precisamente a Villetta, in Abruzzo, un lupo attaccò e uccise uno dei buoi che trascinavano il sarcofago. Il santo vescovo riuscì miracolosamente ad aggiogare la belva al posto del bue, continuando il cammino.
Tuttavia, arrivati nei pressi di Porta Ticinese, vicino al fonte di San Barnaba, un luogo sacro per i milanesi in quanto usato per il battesimo dei primi cristiani, l’arca divenne improvvisamente così pesante da non poter essere più spostata. Interpretando l’evento come un segno divino, Eustorgio ordinò che sul posto venisse eretta la “Basilica dei Magi.
Lo sfregio di Barbarossa
Durante il saccheggio di Milano da parte di Federico Barbarossa, nel 1164, i fedeli, per paura che le sacre reliquie venissero profanate, le nascosero nella vicina chiesa di San Giorgio in Palazzo, entro le mura cittadine. Ma l’arcivescovo Rainald von Dassel, cancelliere imperiale del Barbarossa, scoprì l’inganno, si impossessò dei corpi dei Magi e li fece trasportare a Colonia, dove tuttora si trovano, custodite in un prezioso reliquiario realizzato dall’orafo Nicola di Verdun. In Sant’Eustorgio rimase invece il grande sarcofago sul cui coperchio sono scolpite una stella e la scritta settecentesca “Sepulcrum trium Magorum”.
Nei secoli successivi i milanesi tentarono invano di ottenere la restituzione delle reliquie. Solo nel 1903, grazie all’intervento del cardinal Ferrari, alcuni frammenti dei sacri resti tornarono nella basilica di Sant’Eustorgio. Tuttora le reliquie sono conservate in una teca sopra l’altare dei Magi, nel transetto destro della basilica, esposte alla devozione dei fedeli.
Ancora oggi, nella solennità dell’Epifania, una grande processione, che vede la partecipazione di migliaia di fedeli, parte dal Duomo di Milano e si conclude davanti alla Basilica di Sant’Eustorgio.

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