Lo sapevate? Si può fare il bagno nel Naviglio Grande?
Estate bollente, chi resta in città cerca refrigerio e sogna un bel tuffo. Ma nei Navigli è possibile fare una bella nuotata?
Lo sapevate? Si può fare il bagno nel Naviglio Grande?
Estate bollente, chi resta in città cerca refrigerio e sogna un bel tuffo. Ma nei Navigli è possibile fare una bella nuotata?
Nonostante in passato venissero usati per gare di nuoto e altri sport acquatici, adesso nei navigli è vietato fare il bagno: per la corrente forte, l’acqua alta, i detriti pericolosi sul fondale, le sponde alte difficili da risalire e per la mancanza di un bagnino che stia attento ai bagnanti. In realtà c’è chi il bagno lo fa (e anche i tuffi), naturalmente illegalmente.
Numerosi i casi di annegamento ma in un recente passato diversi consiglieri hanno chiesto che nei navigli si aprisse alla balneazione. Nel luglio del 2017 la polemica si era concentrata sulla Darsena. Alcuni consiglieri comunali si erano tuffati come gesto dimostrativo per chiedere di rivedere le regole. Per loro era scattata una sanzione di 1.032 euro
Qualche anno fa si organizzava lo storico “Cimento invernale”, una gara di nuoto inaugurata nel 1895. Ma quello fu un evento straordinario, per fare il bagno i milanesi devono ripiegare su altri luoghi.
Oltre alla classica piscina e all’Idroscalo, le gite fuoriporta portano un meno di un’ora su spiagge o fiumi degni di nota: dal Ticino stesso alla Val Verzasca in Svizzera, dalla spiaggia di Onno sul Lago di Como.
Il Naviglio Grande ha una lunghezza di 49,9 km, una profondità massima di m 3,80; è privo di conche: fu realizzato grazie alla semplice pendenza del terreno. Termina in Darsena a Milano. Il Naviglio Grande è il più grande e importante dei 5 navigli milanesi rimasti.
Si tratta di un canale artificiale navigabile che nasce prendendo acqua dal Ticino nei pressi della frazione di Lonate Pozzolo denominata Tornavento e finisce nella Darsena di Porta Ticinese a Milano.
Ha una lunghezza di 49,9 km con un dislivello totale di 34 metri e ha una larghezza variabile intorno ai 20 metri per poi restringersi intorno ai 15 metri nel tratto da Abbiategrasso a Corsico fino ad arrivare a 12 metri in Milano.
Fu concepito all’epoca sia come canale irriguo che navigabile, funzioni che, abbinate, hanno conferito al Naviglio Grande l’importante ruolo che ha rivestito negli anni.
Fu costruito nel 1177 e divenne navigabile a partire dal 1272.
Il Naviglio Grande è il primo dei canali che formano il Sistema dei Navigli milanesi, il più antico e il più importante. Le sue origini si collocano attorno al 1177 con l’ampliamento di un fossato, poi denominato Ticinello; nel 1209 si arriva a Milano. Successivi interventi ne aumentano la portata e nel 1272 il canale diventa navigabile: un naviglio. Nasce dal Ticino, a Tornavento, una località del comune di Lonate Pozzolo (Varese), 23 km a sud di Sesto Calende e procede in direzione sud-est fino a Castelletto, nei pressi di Abbiategrasso, dove piega verso Milano, lasciando alla sua destra il Naviglio di Bereguardo. Ha una lunghezza di 49,9 km, una profondità massima di m 3,80; è privo di conche: fu realizzato grazie alla semplice pendenza del terreno. Termina in Darsena a Milano. Il primo e più grande canale d’Europa collegava la città con il Lago Maggiore e la Svizzera, fu essenziale per trasportare tutto quanto poteva servire per migliorare la qualità di vita dei milanesi, ai quali portava carbone, vini, carni, pesce, legna e persino i marmi utilizzati per la costruzione del Duomo, mentre trasportava al nord ciò che li poteva arricchire: sale, lino, ferro, grano e riso da vendere Oltralpe.
I Navigli di Milano sono un sistema di canali artificiali per l’irrigazione e la navigazione vasto centinaia di km, che mettevano in comunicazione la città di Milano, il lago Maggiore, quello di Como e il basso Ticino aprendo al capoluogo lombardo le vie d’acqua della Svizzera e dell’Europa nordoccidentale, del Cantone dei Grigioni e dell’Europa nordorientale e, infine, quella del Po verso il mare Adriatico. Una gigantesca rete di canali che sopperivano alla mancanza del mare e del traffico via nave per una città importante come Milano, che era ed è un po’ il baricentro di questo sistema di comunicazione, nel tempo sostituito dal traffico e dal trasporto attuato da mezzi su rotaia e su gomma.
La costruzione dell’intero sistema dei navigli è durata dal XII al XIX secolo. La Cerchia dei Navigli (anche conosciuta come Naviglio Interno, Fossa Interna o Cerchia Interna) rappresentava la “cerniera” cittadina milanese che consentiva il funzionamento del sistema nel suo complesso.
Il Sistema Navigli è un’area ricompresa tra i fiumi Ticino e Adda di circa 1.800 km2 di superficie, con uno sviluppo di 162 km lineari di canali e di 2,5 milioni di abitanti.
La valenza ambientale del territorio è espressa dalla presenza di 3 Enti Parco (Parco Lombardo della Valle del Ticino; Parco Agricolo Sud Milano; Parco Adda Nord).
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