Crisi di Governo aperta ma potrebbe esserci ancora spazio per un’apertura
Crisi di Governo aperta: Renzi dimette le due ministre e il sottosegretario. Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti e del sottosegretario Scalfarotto, aprendo così la crisi di governo. Un passo che inizialmente sembrava potesse essere scongiurato
Crisi di Governo aperta: Renzi dimette le due ministre e il sottosegretario.
Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti e del sottosegretario Scalfarotto, aprendo così la crisi di governo. Un passo che inizialmente sembrava potesse essere scongiurato (la conferenza stampa era slittata di oltre mezz’ora e si era pensato a una ricucitura dello strappo definitivo).
“Crisi aperta da mesi e non da noi”, ha detto il leader di Italia viva in conferenza stampa. Renzi ha anche aggiunto: “Abbiamo fiducia in Mattarella”.
Al Capo dello Stato il premier Conte oggi ha riferito, salendo al Quirinale, le decisioni del cdm di ieri e lo stato dei rapporti della coalizione. Il presidente della Repubblica ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza.
La parola andrà ora al premier Conte (che comunque aveva già dato segnali di apertura) e tutto fa pensare che si vada verso una ridefinizione, magari un interim (per le cariche delle due ministre uscenti), un nuovo corso e un rimpasto di Governo. Conte dovrebbe restare in carica fino al voto in Parlamento che permetterà di varare il decreto Ristori. Renzi ha già promesso che appoggerà sia questo che il Recovery. Quindi, dovrebbe esserci ancora un po’ di tempo per trattare. Il voto è previsto per il 20 gennaio alle Camere. Uscita oggi la delegazione di Italia viva, il Governo deve restare comunque in carica per approvare la richiesta nel Consiglio dei ministri previsto domani o al massimo venerdì.
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