Napoli, Milano, Brescia, Pisa, il primo weekend in fase 2: movida scatenata dal Nord al Sud dell’Italia
#Italia Dal Nord al Sud della penisola il primo weekend in fase 2 è stato all'insegna della "movida": migliaia di persone, molte senza mascherina e altrettante senza rispetto del divieto di assembramento, si sono riversate nei centri delle città e sui lungomare
Assembramenti, traffico in tilt, persone in ogni angolo della strada, moltissime senza mascherina e di certo noncuranti dei divieti di assembramento. Questo è stato in tantissime città d’Italia il primo weekend della fase 2, in sui bar, locali e ristoranti hanno riniziato ad accogliere gli avventori.
Nonostante il premier Conte (e la maggior parte del mondo medico-scientifico) avesse sottolineato a più riprese che non si trattava di un “liberi tutti”, moltissime persone hanno ben pensato di poter tornare alla vita normale, come se niente fosse successo.
Così a Napoli, Roma, Rimini, nel Salento, Perugia, Foggia e Bari. Nella nostra città invece tutto sembra essere andato a dovere, nel rispetto delle norme. Nella foto un’immagine di Milano postata su Twitter dal regista Gabriele Muccino che aggiunge: “Qui Milano. Abbiamo un problema”.
Va in vacanza e con le telecamere installate per sorvegliare il gatto sorprende il vicino a fare sesso sul suo letto
La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell'accaduto.
Una vicenda avvenuta a Torino nel settembre 2019, dove una donna ha scoperto tramite una telecamera installata per controllare il suo gatto che il vicino usava il suo letto per incontri sessuali con un altro uomo, presumibilmente l’amante, ha recentemente visto la conclusione del processo.
La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell’accaduto.
Il tribunale di Torino ha emesso la sentenza condannando sia il vicino che la proprietaria dell’alloggio a otto mesi di reclusione ciascuno per violazione di domicilio. Risulta che la proprietaria dell’appartamento fosse l’unica detentrice delle chiavi e le avesse passate al vicino per permettergli di utilizzare l’appartamento per gli incontri segreti con l’amante, dato che nel suo appartamento viveva il compagno.
La condanna è stata quindi emessa per l’intrusione non autorizzata nell’abitazione della donna e per la violazione della sua privacy.
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