Veronica, 19 anni: si sente male all’Università e dopo neanche 24 ore muore di meningite fulminante
#Italia Sette medici dell'ospedale Civile di Brescia sono stati iscritti nel registro degli indagati. Veronica, 19 anni, era stata accompagnata al pronto soccorso da un collega di studi perchè non si sentiva bene. Ma nella notte il quadro clinico è precipitato
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Oggi si terrà l’autopsia di Veronica Cadei, la 19enne di Brescia morta di meningite fulminante la notte di martedì.
La ragazza si è sentita male durante una lezione all’Università. Un collega di studi l’ha accompagnata in ospedale, aveva la febbre molto alta ma le sue condizioni non apparivano critiche. Inizialmente si parlava di gastroenterite. Poi, nella notte, la situazione precipita e la ragazza muore.
I sette medici indagati dalla procura di Brescia sono i professionisti che hanno preso in carico la paziente dal momento dell’arrivo al pronto soccorso fino al decesso. La Regione ordina la profilassi per decine di persone, quelle che sono state a contatto con la ragazza nei giorni scorsi.
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Calenda si tatua il simbolo ucraino e scoppia il caso: botta e risposta con l’ambasciata russa

Il tatuaggio di Calenda, nato come gesto personale di solidarietà, è diventato un nuovo terreno di scontro nella comunicazione politica tra Roma e Mosca.
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Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha scelto di imprimere sul proprio polso il tridente, simbolo nazionale dell’Ucraina. Lo ha annunciato sui suoi profili social, pubblicando la foto del nuovo tatuaggio accompagnata dal messaggio: “E mo’ ce lo siamo tatuati per la vita. #SlavaUkraina”. Un gesto di sostegno dichiarato a Kiev, in un momento in cui la guerra prosegue e la solidarietà internazionale resta tema centrale nel dibattito politico.

Foto dal profilo IG
Il tridente si aggiunge a una serie di tatuaggi già presenti sul corpo del senatore: anni fa, durante la campagna elettorale per il Comune di Roma, decise di incidere sulla pelle la scritta SPQR. Successivamente arrivò una A ispirata al nome del suo partito, Azione. Tra i suoi tatuaggi è presente anche un disegno di squalo, animale che Calenda considera simbolico e personale.
La scelta non è passata inosservata a livello internazionale. L’ambasciata russa in Italia ha pubblicato sui social un commento fortemente critico, sostenendo che il tridente richiamerebbe figure storiche ucraine definite come “nazionalisti e collaborazionisti”. Nel messaggio si afferma che il gesto equivalga a una sorta di adesione a quell’eredità, con toni duri riguardo alla storia dei conflitti del Novecento.
Calenda ha replicato immediatamente. Nel suo messaggio ha ribadito la propria posizione a favore della libertà e dell’indipendenza ucraina, contestando il senso dell’accusa. La risposta del leader di Azione si chiude con parole nette: “Verrete sconfitti. Come è stata sconfitta l’Urss. La libertà alla fine vince sempre sulla tirannia. Se vi spaventa un tatuaggio vuol dire che lo sapete già. Slava Ukraïni.”
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