Tragedia a Benevento: neonato trovato morto, la madre lo lancia in una scarpata
#Italia All'inizio era sembrato un incidente, poi i dettagli si sono fatti più chiari. La donna, 34 anni, avrebbe lanciato il neonato, 4 mesi, in una scarpata e poi l'avrebbe preso a bastonate
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Un neonato di 4 mesi è stato trovato morto in un fossato lungo la statale Telesina, nel Beneventano. Secondo i carabinieri sarebbe stata la madre a lanciarlo in una scarpata. La donna in un forte stato di alterazione è stata ricoverata per tutta la notte nell’ospedale di Benevento, piantonata dai militari del comando provinciale.
Secondo i carabinieri la madre, una 34enne, dopo aver urtato con l’auto il guardrail si sarebbe fermata e avrebbe lanciato il neonato nel fosso, scendendo poi nel dirupo e finendo il piccolo a bastonate. Nei suoi confronti, il sostituto procuratore indaga per omicidio volontario.
Non ci sarebbero più dubbi sul delitto, che in una primissima fase era sembrato un incidente stradale. Equivoci dovuti anche alle condizioni della 34enne, disabile sordomuta. Non è stato facile infatti stabilire un dialogo con la donna, sia per la sua condizione di disabilità, sia per lo stato di alterazione psicologica. La donna ha un compagno: l’uomo ieri sera, preoccupato perchè si era allontanata in auto con il figlio, aveva denunciato la scomparsa ai carabinieri.
Incredibile storia a Salerno: il Fisco manda una cartella a un bimbo di 7 anni… che all’epoca non era nemmeno nato

E non si tratta di un caso di omonimia! Ecco come è andata
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Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.
La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.
I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.
Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.
La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.
Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.
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