Ragusa, finge di chiedere aiuto per la moglie: una ragazza si ferma e lui la stupra per ore
#Italia Terribile episodio di violenza a Ragusa: un 26enne ha fermato di notte un'auto fingendo di chiedere aiuto per la moglie. Una ragazza si ferma, lui la minaccia con una pietra e la stupra per ore. Lʼuomo nel 2018 era già stato condannato per sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e rapina
Un 26enne è stato fermato dalla polizia con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e rapina: fingendo che la moglie avesse avuto un malore, ha fermato di notte in strada un’auto nel Ragusano e ha violentato per ore la giovane conducente. Come riportato da TgCom, la donna, minacciata di morte se avesse raccontato qualcosa, ha comunque denunciato l’accaduto alla polizia che ha identificato l’uomo, già condannato nel 2018 per gli stessi reati.
La vittima stava rientrando a casa in auto quando per strada ha visto un uomo che chiedeva aiuto. Si è fermata e lui si è avvicinato dicendole che la moglie si era sentita male e che aveva bisogno di chiamare i soccorsi. Quando la giovane è scesa dall’auto per aiutarlo, lui l’ha subito minacciata con una grossa pietra facendola rientrare; poi si è messo alla guida e ha portato la donna vicino al cimitero. Qui le ha rubato la borsa e, trovata la carta d’identità, ha letto ad alta voce le generalità della donna, minacciando di morte lei e la sua famiglia. Subito dopo ha abusato di lei in auto. Quindi l’ha portata su una spiaggia del Ragusano dove si è lamentato della moglie, raccontando di una lite che aveva avuto con lei poco prima. A questo punto l’ha riportata nuovamente la giovane vicino al cimitero e ha abusato nuovamente di lei. Infine si è fatto lasciare vicino casa, ma prima di scendere dall’auto è tornato a minacciare la donna di morte. La ragazza si è quindi recata in ospedale, dove i medici hanno chiamato la polizia.
Davanti agli agenti la donna ha riconosciuto l’aggressore grazie alle immagini segnaletiche mostratele: l’uomo, identificato anche grazie alle telecamere di sicurezza, è stato così fermato per sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e rapina; il gip ha confermato il fermo ed emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Va in vacanza e con le telecamere installate per sorvegliare il gatto sorprende il vicino a fare sesso sul suo letto
La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell'accaduto.
Una vicenda avvenuta a Torino nel settembre 2019, dove una donna ha scoperto tramite una telecamera installata per controllare il suo gatto che il vicino usava il suo letto per incontri sessuali con un altro uomo, presumibilmente l’amante, ha recentemente visto la conclusione del processo.
La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell’accaduto.
Il tribunale di Torino ha emesso la sentenza condannando sia il vicino che la proprietaria dell’alloggio a otto mesi di reclusione ciascuno per violazione di domicilio. Risulta che la proprietaria dell’appartamento fosse l’unica detentrice delle chiavi e le avesse passate al vicino per permettergli di utilizzare l’appartamento per gli incontri segreti con l’amante, dato che nel suo appartamento viveva il compagno.
La condanna è stata quindi emessa per l’intrusione non autorizzata nell’abitazione della donna e per la violazione della sua privacy.
© RIPRODUZIONE RISERVATA