Accadde Oggi: 24 agosto 2016, il terremoto ad Amatrice e Accumoli in cui morirono 299 persone
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#Italia A 6 anni dal sisma, Amatrice e Accumoli ricordano quella terribile notte che sconvolse la loro terra. Bilancio di vite umane altissimo: 299 i morti
Sono 6 gli anni trascorsi dal terremoto che nel 2016 ha spaccato il Centro Italia, uccidendo 299 persone, 249 solamente ad Amatrice e Accumoli.
Insieme al dolore, ancora vivo, per il prezzo altissimo pagato in termini di vite umane (in tutto 299 morti), i piccoli borghi del Centro d’Italia, un tempo segnalati tra i più belli del Paese, attendono una ricostruzione che tarda a decollare.
In alcune frazioni di Amatrice e Accumoli, infatti, il tempo sembra essersi fermato un attimo dopo quella manciata di secondi in cui il sisma piegò sulle ginocchia ogni cosa.
Proseguono anche le inchieste e i processi. Ma soprattutto prosegue la vita di chi ha scelto di restare. Tra anziani che non vedono un futuro e giovani che si battono per costruirlo.
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Lo sapevate? I culurgiones sono “evolutivamente” più vicini alla pasta ripiena asiatica
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Nello studio si è applicato un tipo di classificazione che si utilizza per gli esseri viventi ed è venuto fuori che i culurgiones sardi sono “evolutivamente” parlando più vicini ai prodotti asiatici.
Nello studio pubblicato sulla rivista Discover Food e riportato dal geologo sardo Daniel Zoboli è scaturito un risultato molto interessante: i culurgiones sono endemici della Sardegna, che dal punto di vista climatico, agricolo e storico si differenzia dalle parti settentrionali e centrali dell’Italia peninsulare. Non solo: applicando un tipo di classificazione che si utilizza per gli esseri viventi è venuto fuori che i culurgiones sardi sono “evolutivamente” parlando più vicini ai prodotti asiatici.
“No, non si tratta di uno scherzo, avete letto bene!”, specifica Zoboli. “In questo studio pubblicato sulla rivista Discover Food sono stati utilizzati metodi filogenetici e biogeografici per indagare le relazioni evolutive tra i vari tipi di pasta ripiena italiana e i relativi rappresentanti provenienti da tutta l’Eurasia, utilizzando informazioni su forma, contenuto e metodi di cottura. I risultati hanno mostrato che, ad eccezione dei Culurgiones sardi, tutte le altre paste ripiene provenienti dall’Italia hanno probabilmente un’unica origine localizzata nelle parti settentrionali del paese”.
“In base all’ipotesi evolutiva proposta nello studio, la pasta ripiena si divide in due grandi cladi: il “clade dei ravioli”, caratterizzato prevalentemente da forme più o meno piatte, e il “clade di tortellini”, caratterizzato prevalentemente da forme tridimensionali. I Culurgiones (A), che nell’analisi rientrano nel gruppo dei ravioli, condividono molte caratteristiche con gli gnocchi eurasiatici a forma di fagotto e spesso compaiono tra gli outgroup nelle analisi, suggerendo una seconda origine indipendente rispetto al cluster del Nord Italia. I Culurgiones sono fatti con semola di grano duro e sono endemici della Sardegna, che dal punto di vista climatico, agricolo e storico si differenzia dalle parti settentrionali e centrali dell’Italia peninsulare. I Puligioni (B) ricadono invece nel gruppo dei tortellini”.
Riferimenti – Nazari V., Pasqualone A., Pieroni A., Todisco V., Belardinelli S. & Pievani T. (2024). Evolution of the Italian pasta ripiena: the first steps toward a scientific classification. Discover Food, Volume 4,
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