Uccide la ex, aggredisce un uomo e poi tenta il suicidio. Follia omicida a Vicenza
#Italia La donna, 43 anni è stata accoltellata dal suo ex, 38enne. L'uomo poi ha ferito un'altra persona e ha tentato di togliersi la vita
canale WhatsApp
Follia omicida vicino Vicenza. Una donna di 43 anni è stata uccisa a coltellate dall’ex compagno. Il 38enne ha poi ferito gravemente un altro uomo che si trovava nell’abitazione e ha quindi tentato di togliersi la vita. La vittima è stata trovata nel retro del palazzo, nei pressi del garage. I due feriti sono stati trasportati negli ospedali di Vicenza e Padova. Sul caso indagano i carabinieri. La notizia è stata riportata da TgCom.
Dopo aver ucciso la donna e ferito con un’arma da taglio un uomo che si trovava nell’appartamento, l’ex convivente di 38 anni si è inferto varie coltellate nel tentativo di suicidarsi. Sino a un mese fa l’uomo – che non ha precedenti – e la vittima vivevano assieme ma quando il rapporto si era interrotto l’omicida aveva lasciato l’appartamento.
Sono ancora da chiarire da parte dei carabinieri le ragioni del coinvolgimento del secondo ferito. A dare l’allarme è stata una vicina di casa, spiegando che un uomo stava ripetutamente accoltellando la donna e una seconda persona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Incredibile storia a Salerno: il Fisco manda una cartella a un bimbo di 7 anni… che all’epoca non era nemmeno nato

E non si tratta di un caso di omonimia! Ecco come è andata
canale WhatsApp
Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.
La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.
I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.
Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.
La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.
Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

