La Cassazione riabilita l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano: “Nessuna frode”
Secondo la Corte di Cassazione Mimmo Lucano non avrebbe commesso nessuna frode.
Nessuna frode: questo il riassunto della sentenza della Corte di Cassazione sull’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, diventato famoso negli ultimi anni per il suo modello di integrazione dei migranti nel paesino calabrese.
«Mancano indizi di comportamenti fraudolenti messi in atto da parte del sindaco Lucano per assegnare appalti» recita la sentenza. In pratica, come riporta Il Corriere Della Sera citando le motivazioni della sentenza, le delibere e gli atti di affidamento di alcuni servizi, come per esempio quello della raccolta dei rifiuti, sono stati adottati con «collegialità» e con i «prescritti pareri di regolarità tecnica e contabile da parte dei rispettivi responsabili del servizio interessato».
«Io mi difendo nel processo e non dal processo – ha commentato questa mattina a Radio Capital l’ex primo cittadino di Riace -. Penso che questa storia sia diventata qualcosa che ha a che fare con la politica, con lo schierarsi da una parte o dall’altra. Io sono l’ultimo anello. La Cassazione ha detto che non dovevo subire le restrizioni cautelari per i reati che mi sono stati attribuiti. Sono stato sospeso da sindaco, è stata interrotta una decisione democratica».
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