Il 5 agosto 1962 l’attrice, cantante e modella americana Marilyn Monroe viene trovata morta nella sua casa di Los Angeles. Il corpo della donna venne trovato privo di vita all’interno della sua camera da letto che, stando alle prime ricostruzioni,
Una bella foto a colori del 1964: il Poetto e i casotti a colori in una calda estate di 54 anni fa. Allora in pochi si sarebbero aspettati che solo due decenni più tardi la “Città estiva” sarebbe stata smantellata.
Detti e modi di dire sardi: “Ma la chi no seu Mandrake”, ma guarda che non sono Mandrake. Mandrake, mago ed eroe dei fumetti nel dopoguerra e prima che arrivassero Paperino, Tex e Dylan Dog. Da sempre a Cagliari e dove
La Cagliari che non c’è più: 1950, piazza Yenne con le réclame pubblicitarie in una città che prova a rinascere dopo la Guerra. Cinzano, Florio, il Corso Vittorio Emanuele, le persone che si godono il sole in un pomeriggio primaverile.
Tutti conoscono Pirri, località alle porte di Cagliari, un tempo comune, adesso unica municipalità di Cagliari. Ma Pirri è anche un cognome, diffuso in Italia e un nomignolo in Spagna (ci fu anche un Pirri del Real Madrid che segnò
Una delle cale più belle della Sardegna e dell’intero mar Mediterraneo, la splendida Cala Mariolu nel litorale di Baunei, deve il suo nome a un aneddoto legato a un pescatore dell’isola di Ponza che qui si avventurava a pescare e
Era nato a Padria, in provincia di Sassari il 19 ottobre 1899. Cresciuto nel paese materno Pozzomaggiore, giovanissimo emigrò in nord Italia. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale, e si avvicinò alle idee socialiste, finita la guerra sposò gli ideali
La Cagliari che non c’è più: guardate com’era via Pessina nell’estate del 1953. I vecchi palazzi di via Pessina sono già in piedi ma piazzetta Mascia e via Della Pineta sono molto diverse da quelle attuali. Il filobus Fiat 668
Pochi sanno che Mammarranca, il nome di uno dei canali che circondano la città di Cagliari deve il suo nome a una vecchia leggenda. Scopritela in queste righe. Mammarranca (o “mamma branca”), indicava un essere fantastico che si credeva
Il 2 agosto 1980, in una calda e afosa mattinata estiva, alle ore 10.25 nella stazione centrale di Bologna scoppia una bomba. Sarà l’attentato più sanguinoso registrato in Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi. Le vittime furono