La Cagliari che non c’è più: via San Benedetto in una bella foto a colori del 1963. I palazzi sono più o meno gli stessi, cambiano le auto e ci sono le rotaie del tram che svoltava in via Ariosto.
La Cagliari che non c’è più: una bella immagine notturna di via Roma nel 1954. Le macchine del tempo, le luminarie e i portici della strada più famosa della città in una vecchia immagine di oltre sessant’anni fa.
La Cagliari che non c’è più: piazza Repubblica e il Palazzo di Giustizia in una foto a colori del 1967. Alberi bassi e pochissime macchine in una bella immagine della piazza più importante del quartiere di San Benedetto. Di sicuro
La Cagliari che non c’è più: viale Regina Margherita in un’immagine a colori del 1964. Il Jolly Hotel non esiste più, al suo posto l’Hotel Regina Margherita. Dietro la mole dell’albergo Scala di Ferro che ospitò D.H. Lawrence e la
La Cagliari che non c’è più: una bella immagine a colori di Su Siccu nel 1966. L’Hotel Mediterraneo era ancora uno degli alberghi più prestigiosi della città e sul lungomare gli alberi erano ancora molto bassi. Vicino alla basilica di
La Cagliari che non c’è più: i costumi e i canoni di bellezza balneari nel 1972. Una bella ragazza posa in costume da bagno. Due pezzi castigato, niente tatuaggi, il D’Aquila e il Cavalluccio Marino in una vecchia cartolina dei
La Cagliari che non c’è più: 1965, un pescatore aggiusta le reti in piazza Deffenu. Sino a pochi decenni fa era ricorrente vedere i pescatori che sistemavano gli attrezzi del mestiere nella passeggiata davanti al porto. Alle spalle dell’uomo la
La Sardegna che non c’è più: venditori di meloni con l’asinello sulla Carlo Felice nel 1967. Meloni verdi e gialli in uno dei tanti campi che costeggiano la 131 tra Marmilla e Medio Campidano. Una vecchia foto di oltre 50
La Cagliari che non c’è più: un’immagine della città vista dal palazzo dell’Enel nel 1976. Niente Stazione Marittima, traffico intenso e navi che attraccavano vicino alla strada. In parte qualcosa è cambiato.
La Cagliari che non c’è più: piazza Yenne e il corso Vittorio Emanuele in una bella cartolina del 1954. La libreria Dessì, le vecchie scritte Florio e Cinzano, le rotaie e il corso non pedonale in una città dall’atmosfera decisamente