La Cagliari che non c’è più: via Roma in una bella cartolina in bianco e nero del 1953. Una bella immagine della città tanti anni fa: uomini in abito, auto Balilla e Topolino, una Vespa faro basso per una
La Cagliari che non c’è più: piazza Matteotti in una bella foto a colori del 1962. Una rara immagine della città 56 anni fa: macchine e bus dell’epoca davanti al Municipio e a Palazzo Vivanet.
La Cagliari che non c’è più: il Poetto in una bella foto a colori nell’estate del 1975. Costumi due pezzi abbondanti e coloratissimi, ombrelloni di tela psichedelici, basette e capigliature folte: siamo nella prima metà degli anni Settanta. Sullo sfondo
La Cagliari che non c’è più: un’incredibile immagine della città da Monte Urpinu nei primi del Novecento. La foto parla chiaro: il quartiere di San Benedetto praticamente non esiste. Al suo posto solamente campi e orti, proprio a ridosso del
La Cagliari che non c’è più: il porticciolo turistico di Marina Piccola in una foto a colori degli anni Sessanta. Poche barche, pochi motoscafi, pochissimi yacht: era una Cagliari ben diversa da quella attuale e anche il porto turistico
La Cagliari che non c’è più: via Roma a colori nel 1953. Una foto molto particolare della via più importante della città: carri, rotaie, macchine d’epoca e sulla sinistra il Palazzo della Dogana, che non esiste più.
La Cagliari che non c’è più: una foto a colori di piazza Indipendenza nel 1972. La torre di San Pancrazio e il palazzo delle Seziate non erano stati ancora ripuliti, a ridosso dei palazzi le auto e i colori tipici
La Cagliari che non c’è più: una foto in bianco e nero di piazza del Carmine nel 1934. Se non fosse per alcuni particolari potrebbe essere anche una foto più recente. Passino il colore seppiato, gli abiti delle persone che
La Cagliari che non c’è più. Il Bastione dopo la pioggia in una rara foto del 1910. Un gruppo di giovani e alcuni uomini immortalati sulla Terrazza Umberto I del Bastione nel 1910. Notevoli le differenze: oltre agli abiti del
La Cagliari che non c’è più: una foto a colori del Poetto nel 1967. Pantaloncini e costumi castigati, la Rotonda del Lido e un bagnasciuga affollato in una calda giornata di luglio del 1967.