Questa foto risale a 43 anni fa e oltre alla linea delle auto inequivocabilmente anni ’70, così come l’abbigliamento dei passanti, un altro segno del passato è il filobus. Di un bel giallo vivace, così come il semaforo, ci parla
Buoncammino esiste una chiesa dedicata a San Lorenzo. Rimane un poco nascosta, la si trova percorrendo la salita parallela al viale che porta al “discesone” di Is Mirrionis. Una chiesetta intitolata alla Vergine di Buoncammino e San Lorenzo, ma anticamente
Sulla terribile carestia che imperversò in Sardegna nel 1812, sotto la dominazione sabauda, è stato scritto abbondantemente. Del resto, “s’annu doxi” è ancora oggi, a distanza di quasi due secoli, eternato in alcune colorite espressioni. Ciò che è meno noto,
Un tempo nella vecchia Cagliari. Quella in cui ogni quartiere aveva le sue peculiarità e specificità, sia positive che negative, secondo ovviamente la visione popolare. Emblema di quest’epoca sono stati i nomignoli o soprannomi. “Is allumingius”, che la città del
Ripercorriamo parte della storia della spiaggia del Poetto ma soprattutto dei casotti e della Città Estiva, utilizzando un estratto di un bel documento scritto dal Comitato “Una Mano per Il Poetto”. La storia di Cagliari e quella del Poetto (la
Un’immagine vintage scattata in un’estate di tanti anni fa. La Torre di Carcangiolas era ancora in piedi nel litorale quartese del Poetto, e veniva presa d’assalto da scalatori provetti e tuffatori impavidi d’altri tempi. Secondo lo storico Giovanni Francesco Fara,
Una bella foto in bianco e nero della scalinata di Bonaria nel gennaio 1985. Una 127 e una 500 Fiat ai piedi della basilica e due persone attrezzate alla buona per affrontare la neve e il freddo inattesi.
Oggi è tra le vie dello shopping più rinomate del centro di Cagliari, coi suoi negozi e le attività commerciali di ogni genere. La via Manno porta il nome dello storico letterato, autore di “Storia Moderna della Sardegna”. Ma anticamente
Una foto del Poetto con i casotti e le dune di sabbia bianca finissima. I cumuli di sabbia erano talmente alti che i bambini riuscivano persino a nascondersi. Non esistono più né gli uni, né l’altra. Tra il marzo e
Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme cagliaritane. Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha