Alla scoperta dei luoghi da vedere e scoprire con il rallentamento della pandemia. Una ripresa del turismo è auspicabile partendo dalle bellezze locali: continuiamo questo nostro viaggio alla ricerca dei posti più belli della Sardegna con Chia. Un prezioso gioiello
Alla scoperta dei luoghi da vedere e scoprire con il rallentamento della pandemia. Una ripresa del turismo è auspicabile partendo dalle bellezze locali: continuiamo questo nostro viaggio alla ricerca dei posti più belli della Sardegna con Montevecchio, tra boschi, vecchie miniere
I posti più belli della Sardegna: tutta la magia di Castelsardo. Alla scoperta dei luoghi da vedere e scoprire con il rallentamento della pandemia. Una ripresa del turismo è auspicabile partendo dalle bellezze locali: continuiamo questo nostro viaggio alla ricerca
Nel Medioevo fu Villa di Chiesa, dove dominava il dantesco conte toscano Ugolino della Gherardesca, signore locale. Proprio quello dell’antropofago “Fiero pasto”, cantato dal Sommo Poeta nell’Inferno. Con la dominazione spagnola divenne Iglesias. Un retaggio medievale testimoniato dai ruderi del
Alla scoperta dei luoghi da vedere e scoprire con il rallentamento della pandemia. Una ripresa del turismo è auspicabile partendo dalle bellezze locali: continuiamo questo nostro viaggio alla ricerca dei posti più belli della Sardegna con Alghero. Se in Sardegna
Alla scoperta dei luoghi da vedere e scoprire con il rallentamento della pandemia. Una ripresa del turismo è auspicabile partendo dalle bellezze locali: continuiamo questo nostro viaggio alla ricerca dei posti più belli della Sardegna con Montevecchio, tra boschi, vecchie miniere
I posti più belli della Sardegna: tutta la magia di Castelsardo. Alla scoperta dei luoghi da vedere e scoprire con il rallentamento della pandemia. Una ripresa del turismo è auspicabile partendo dalle bellezze locali: continuiamo questo nostro viaggio alla ricerca
Le spettacolari cascate di Sothai di Villagrande si raggiungono dopo una camminata di un chilometro in mezzo a lecci e querce. Lungo il sentiero – curato dall’Ente Foreste –, diversi tavolini in legno dove trovare ristoro, dove sedersi un attimo per
«Poscia, più che ’l dolor, poté ’l digiuno». Questi i versi più famosi che il sommo poeta Dante Alighieri dedica, nel XXXIII canto dell’Inferno al conte Ugolino della Gherardesca. Versi immortali, ancora oggi discussi e aperti a diverse interpretazioni, che
Nel Medioevo fu Villa di Chiesa, dove dominava il dantesco conte toscano Ugolino della Gherardesca, signore locale. Proprio quello dell’antropofago “Fiero pasto”, cantato dal Sommo Poeta nell’Inferno. Con la dominazione spagnola divenne Iglesias. Un retaggio medievale testimoniato dai ruderi del