La storia di Gatto Djanni, il felino-studente che frequenta a tempo pieno il Palazzo delle Scienze

Cagliari città bianca, città del sole, città del mare, ma anche città dei gatti. I felini in città si trovano praticamente ovunque, in colonie o come randagi solitari ma non tutti possono vantare una storia particolare, come gatto Arancia di
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Cagliari città bianca, città del sole, città del mare, ma anche città dei gatti.
I felini in città si trovano praticamente ovunque, in colonie o come randagi solitari ma non tutti possono vantare una storia particolare, come gatto Arancia di Villanova o l’avere una pagina Facebook (e Instagram) dedicata. A questa seconda categoria di animali famosi appartiene Djanni, il gatto del Palazzo delle Scienze. Appartenente alla colonia di gatti che vivono nelle vicinanze dell’Anfiteatro romano, il micio, evidentemente più intraprendente e coraggioso dei suoi compari, dall’estate scorsa ha iniziato a evadere i confini del monumento cagliaritano per cercare nuovi territori da scoprire e colonizzare.
Desideroso quindi di nuove emozioni, nel suo peregrinare per la città, è giunto nel vicino Palazzo delle Scienze di via Porcell: lì ha trovato dei veri e propri adepti al suo culto che, oltre a sfamarlo e coccolarlo giornalmente hanno creato in suo onore la pagina Facebook “Djanni, il gatto del Palazzo delle Scienze”, passatempo nato per raccogliere materiale e foto su di lui e per rendere le giornate di studio più leggere e divertenti. «È un gatto molto socievole ma determinato – raccontano i due studenti di informatica creatori della pagina social – e che tu sia professore, ricercatore, assegnista, borsista, dottorando o studente a lui non importa! Se vuole viene in aula o nel tuo studio e, se glielo permetti, ti fa compagnia. Non gli interessa neanche quale corso di studi frequenti, se sei portatore di coccole e/o croccantini va bene!».
Gradisce la compagnia, non disdegna attenzioni: «Ovviamente quando e come decide lui, d’altronde è pur sempre un gatto». E quando vuole qualcosa non esita a farsi sentire: «Il suo miagolio è caratteristico – spiegano – è forte, unico e insistente. Quando entra dentro il Palazzo lo si può sentire tranquillamente dall’ultimo piano!». Occhi celesti tendenti al verde acqua e coda cortissima, quasi a ricciolo. «Particolare che condivide col fratello con cui spesso le persone lo scambiano, anche se in realtà hanno piccole differenze, prima di tutto il colore degli occhi» – aggiungono gli studenti. Djanni in facoltà si sente al sicuro ed è diventato, per i frequentatori del Palazzo delle Scienze, un compagno con cui condividere gioie e dolori della vita da studente: «Sappiamo che alcuni hanno proposto di dargli una laurea honoris causa in Informatica ma al momento non sono state ancora avviate le pratiche burocratiche…! Anche perché andando alle lezioni e studiando con noi qualcosa sicuramente la starà imparando!».

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