Sfilano i giovanissimi modelli in passerella ai Gabbiani di Capoterra

Giovanissimi modelli sfilano in passerella per la Brums. Si è tenuta, nei giorni scorsi, nei locali della galleria del centro commerciale I Gabbiani di Capoterra, una sfilata di moda organizzata per festeggiare i 60 anni di attività del marchio Brums.
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Giovanissimi modelli sfilano in passerella per la Brums.
Si è tenuta, nei giorni scorsi, nei locali della galleria del centro commerciale I Gabbiani di Capoterra, una sfilata di moda organizzata per festeggiare i 60 anni di attività del marchio Brums. I giovani modelli (alcuni di pochi mesi, fino ai 14 anni) si sono esibiti davanti ad un pubblico che ha sostenuto con entusiasmo le esibizioni della collezione primavera – estate 2015.
La manifestazione è stata proposta da Alice Fenu, con la partecipazione delle mamme e delle collaboratrici Silvia e Valentina, che hanno dato vita all’evento. Alice Fenu, 27enne, imprenditrice cagliaritana, laureata in Scienze della Comunicazione (con master in Servizi della Comunicazione a Cagliari) è impegnata in diverse iniziative ludiche e sociali in favore dei bambini (in collaborazione con la Croce rossa , recentemente ha organizzato con le mamme un corso di disostruzione pediatrica). Quarantadue i bambini protagonisti della serata di moda, che si sono esibiti come modelli per la linea Brums, sfilando fra le ali del pubblico che ha sottolineato con lunghi applausi le loro performance.

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Non solo meticci: anche i cani di razza finiscono nei canili. La triste storia dei 4 bulldog abbandonati

I cani si trovano in Sardegna ma per una buona adozione possono viaggiare anche in centro e Nord Italia. Contatti: 3334312878 – [email protected]
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Al rifugio L.I.D.A. “I Fratelli Minori” di Olbia sono arrivati in silenzio, quasi rassegnati: quattro bulldog, tre femmine e un maschio. Respiravano a fatica, con lo sguardo stanco e pieno di domande mute. “Sono cani sfruttati, che hanno ‘dato i frutti’ a chi li ha voluti per moda o per le esposizioni”, raccontano le volontarie, “ma quando arrivano i problemi, quando la selezione forzata porta con sé sofferenza, all’improvviso non c’è più spazio né responsabilità”.
Il caso dei bulldog non è isolato: riflette un problema diffuso fatto di allevamenti improvvisati, cucciolate casalinghe senza criterio e acquisti d’impulso. “La vita non si compra, si accoglie e si accompagna”, spiegano dal rifugio. “Un cane non è una fotografia da social o un simbolo da esibire: è un essere vivente che respira, sente, soffre e gioisce. Chi sceglie di adottarne uno deve sapere che potrebbero servire cure, visite, terapie. Bisogna essere pronti a restare, non a scappare davanti alle difficoltà”.
I quattro bulldog saranno curati, sterilizzati e accompagnati in un percorso di rinascita. L’obiettivo è trovare per ciascuno una casa vera, con famiglie consapevoli dei bisogni specifici di queste razze brachicefale, spesso fragili dal punto di vista respiratorio, cutaneo e articolare. “Non vogliamo più che siano sfruttati come ‘prodotti’. Meritano rispetto, cure e amore. Noi faremo la nostra parte, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
Le volontarie ricordano che accanto ai casi più eclatanti ci sono centinaia di cani e gatti invisibili: adulti dimenticati, anziani che hanno dato tutto, giovani cresciuti in box. “L’adozione non è un ripiego, è un atto d’amore maturo. È restituire dignità a chi l’ha persa”, ribadiscono.
Il rifugio lancia un appello: “Scegliete da che parte stare: dalla parte della vita che non si compra, ma si onora. Venite a conoscerli, aiutateci a scrivere per loro un futuro diverso”. I cani si trovano in Sardegna ma per una buona adozione possono viaggiare anche in centro e Nord Italia.
Contatti: 3334312878 – [email protected]
Come aiutarli: lidasezolbia.it/come-aiutarli
Indirizzo rifugio: L.I.D.A. Sez. Olbia – Via dei Cestai 26, 07026 Olbia (SS)
Donazioni: lidasezolbia.it/donazioni – Codice Fiscale 01976050904

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