Ad agosto si piantano i bulbi del Crocus sativus, dopo che però sono stati estratti dal terreno dove riposavano dalla raccolta dell’anno prima. Prima però devono essere selezionati e spogliati delle tuniche più esterne. La raccolta dello zafferano che si svolge dalla seconda metà di ottobre fino ai primi di novembre, si ripete ogni mattina all’alba, prima che la luce del sole faccia aprire i fiori. La raccolta avviene rigorosamente a mano e fiori deposti dolcemente uno per uno nelle ceste di vimini che li lasciano respirare.
Poi gli stimmi, i preziosi filamenti rossi vengono delicatamente separati dal fiore, il giorno stesso della raccolta. Gli stimmi poi vengono disposto su un setaccio sopra la brace di legna perché devono essiccarsi, anche questo va fatto in giornata altrimenti gli stammi potrebbero marcire. Nei paesi centro dello zafferano (San Gavino, Turri, Villanovafranca) si tiene per tre weekend di fila il festival Strade dello Zafferano: qui tutte le info utili per partecipare.
Nelle foto scattate da @fraluphoto e Marina Floris, tutta la bellezza di questi magnifici fiori che nascondono una pazienza e una fatica incredibili. Il lavoro di chi coltiva lo zafferano è pesante, lento e si ripete sempre uguale dalla notte dei tempi, impossibile svolgerlo in altro modo se non a mano.