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Ieri, a Cagliari, in occasione della 43ª Fiera di Natale, è stato assegnato il prestigioso Premio “Sa Fregula d’Oro”, riconoscimento che quest’anno è andato ad Annalisa Atzeni, figura di riferimento nella tutela e valorizzazione della tradizione gastronomica sarda.
Al centro del riconoscimento c’è Sa Fregula, regina indiscussa della tradizione culinaria sarda. Non una semplice pasta, ma un elemento identitario profondo, espressione di storia, manualità e cultura. Il termine, rigorosamente in sardo, potrebbe derivare dal latino ferculum e identifica quelle piccole palline di pasta ottenute attraverso un lavoro paziente e totalmente manuale: semola di grano duro e acqua, lavorate con sapienti movimenti circolari all’interno della tradizionale scivedda. Una lavorazione artigianale che giustifica il valore – anche economico – della fregula fatta a mano rispetto ai prodotti industriali.
Spesso confusa con il cous cous nordafricano, la fregula se ne distingue nettamente: semola di grano duro e tostatura in forno per la pasta sarda, grano tenero e cottura a vapore per il cous cous. Due tradizioni diverse, accomunate solo dall’apparenza.
Tra coloro che da anni si impegnano a custodire e tramandare storie, gesti e saperi legati a questo cibo simbolo c’è proprio Annalisa Atzeni. Nata e cresciuta in una casa di campagna, ha costruito il suo percorso professionale intrecciando memoria familiare, pane rituale e ricette apprese dalle donne incontrate in tutta l’isola. Agrichef e maestra pastaia, da oltre trent’anni organizza eventi rurali in siti archeologici, case storiche, musei e contesti naturalistici, curando anche mostre dedicate alla ricostruzione delle tradizioni locali.
A Senorbì gestisce l’home restaurant “Filindeu & Fregula”, un progetto che celebra la Trexenta e il Nuorese attraverso il cibo quotidiano e quello sacro. Il suo lavoro è una narrazione alternativa della Sardegna, che mette al centro i territori dell’entroterra e propone ai visitatori un’esperienza da “viaggiatori residenti”, non da semplici turisti.
È per queste caratteristiche personali e professionali che Annalisa Atzeni è stata designata come testimone autorevole di un cibo identitario come Sa Fregula, ricevendo un premio che riconosce non solo una carriera, ma una visione profonda e autentica della cultura sarda.
Il premio, ideato da Giorgio Ariu, nasce dieci anni fa per celebrare il 40° anniversario di “Sardegna a tavola”, periodico identitario che racconta luoghi, territori, campagne, tradizioni popolari, cibo e filiera dell’ospitalità. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Touring Club Italiano e con le Associazioni degli Enti Locali, con l’obiettivo di valorizzare la cucina come chiave di lettura fondamentale per comprendere l’anima di una comunità.