Si è svolta ieri mattina a Tortolì la tanto attesa Giornata del Gioco, caldeggiata dal Consiglio comunale dei bambini.

Cinquecento alunni delle scuole elementari tortoliesi si sono riuniti nella centralissima Via Monsignor Virgilio alle prime ore del mattino, con un unico scopo: divertirsi insieme, riconquistando quello speciale spazio cittadino messo per l’occasione in sicurezza. I giochi proposti per la mattinata sono riusciti a spaziare tra la tradizione e la modernità. Così, dopo il lancio della bardunfula ( la trottola sarda dei nostri nonni) sono scattate le competizioni di calcetto, basket e pallavolo. Una giornata riuscita e coinvolgente, benedetta da un clima estivo eccezionale. Racconta la piccola Sara: “è stata una bellissima giornata, speriamo si possa ripetere il prossimo anno. Noi bambini ci sentiamo sempre esclusi dal centro di Tortolì, a causa soprattutto del traffico. Quindi è stato bello poter giocare tutti insieme in Via Monsignor Virgilio”.

La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Tortolì, sempre più attento agli eventi all’aperto ( Bimbimbici, Tortolimpiadi, Infiorata, Monumenti Aperti) e dai due Istituti Comprensivi tortoliesi, in collaborazione con i ragazzi del Servizio Civile e delle scuole superiori.

La spiaggia dei cagliaritani, il Poetto, ha un nome bellissimo che suggerisce etimologie molto suggestive, romantiche e affascinanti, in linea con la bellezza dei luoghi.

Sull’origine del nome con cui viene chiamata la spiaggia cittadina però ci sono tante teorie. La prima lo associa alla “Torre del Poeta”, diroccata torre aragonese di difficile accesso situata sul promontorio della Sella del Diavolo. Ma anche le altre tesi fanno derivare il nome dalla dominazione catalano-aragonese dell’isola.

Il termine pohuet, in catalano significa pozzetto e di pozzetti e cisterne per la conservazione dell’acqua piovana proprio la Sella del Diavolo era pienissima in passato. Questa tesi, se non altro per una motivazione linguistica, appare la più plausibile.

Da non scartare l’ultima ipotesi quella che vede la parola Poetto come evoluzione storica e italianizzata della parola spagnola puerto e di quella sarda puertu, entrambe stanti a significare “porto”. E si sa, il Poetto prima di diventare soprattutto una spiaggia, è stata per secoli principalmente un porto.