Sconfitte per Castor e Lotzorai. Vincono Idolo e Cardedu.

Marco Nieddu,Tortolì.

Iniziano i vari campionati e subito le prime sorprese. In Promozione, sconfitta inattesa per il Lanusei a Siliqua (5-3). La squadra di mister Loi, dopo cinque minuti è già sotto di un goal e di un uomo, dopo l’espulsione di Falciani. Al 20′ perde Rubiu per infortunio, esaurisce i cambi già nella prima frazione e subisce la giornata di grazia del bomber locale Flumini. Parziale consolazione la doppietta di Placentino e la prima rete del gaucho Viani. Il Tortolì supera allo scadere il S. Elena (1-0) grazie al solito Marco Nieddu: corner battuto da Alessio Cadeddu e incornata del bomber rossoblu.

In Prima categoria, la giornata è stata caratterizzata dai derby ogliastrini. Il Cardedu si impone sul Triei di Davide Cucca (2-0), grazie ad un goal per tempo. Derby bloccato, con il Triei che mette in difficoltà l’undici allenato da Roberto Boi. Ci pensa Francesco Boi a spezzare l’equilibrio nel primo tempo, chiude la partita Luca Cabras, nella ripresa.

Al “Planedda” è andato in scena Baunese – Jerzu (1-0). Il match è stato deciso da Pusceddu, su punizione al 29′. Cade la Castor a Villasimius sotto i colpi di Di Fiore (doppietta) e Meloni, con Cireddu in versione assist man. Per i tortoliesi, goal di Roberto Mura. Vincono il Barisardo (2-1) e il Villagrande (1-0). Al “Circillai”, i ragazzi di Guerriero superano il Decimo 07, grazie a Pischedda (70′) e Angioni (89′). Al “Bilicoe”, mister Cannas esordisce in panchina con una vittoria al 90esimo. Decide la partita una punizione di Matteo Loi. L’Idolo supera di misura l’Halley Assemini (1-0). Al 60′ Lancioni se ne va sulla sinistra e pennella un cross per la testa di Davide Arras, che insacca sotto misura. Non bastano una doppietta di Nieddu e una rete di Giolitti al Girasole per evitare la sconfitta (4-3) a Selargius contro l’Orione 96.

Nel girone D di Seconda categoria, prima vittoria (1-0) della sua storia per il Talana. La squadra allenata da Roberto Marongiu supera l’Atzara grazie al goal di Mattia Serra. Sconfitta in casa per il Lotzorai (1-2) contro il Perdasdefogu. Subito in svantaggio di una rete, i ragazzi di Vincis prima sbagliano un rigore con Ibba, poi agguantano il pareggio con un gran tiro di Mucaria. A pochi minuti dal termine, in posizione sospetta, gli ospiti raddoppiano. Vince l’Ilbono (4-2) contro il Sorgono grazie alla doppietta di Manca e ai goal di Mameli e Marras.

Vittoria anche per il Loceri (2-1). Gianmarco Deiana e Fanelli piegano il Seulo. Sconfitta (0-2) per il Tertenia in casa, nell’anticipo di sabato contro il Desulo. Pareggio (2-2) tra Seui e Tonarese. Per i locali, reti di Cocco e Maurizio Loi.

Luigia Mercalli, conosciuta affettuosamente come Lisetta, ha raggiunto a febbraio scorso il prestigioso traguardo dei 110 anni, e, questo dicembre è entrata di diritto tra le dieci persone più longeve d’Italia. Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.

Foto di Pierino Vargiu

Insegnante per 46 anni, ha dedicato la vita all’educazione, iniziando con economia domestica, contabilità e merceologia, per poi passare all’educazione tecnica. Trasferitasi a Cagliari nel 1951, ha lasciato un segno indelebile nella comunità scolastica, diventando un punto di riferimento per generazioni di studenti.

Foto di Pierino Vargiu

Lucida, elegante e sempre sorridente, Lisetta ha condiviso con chi le ha fatto visita scorci della sua lunga esistenza, fatta di momenti felici ma anche di difficoltà straordinarie. Ha vissuto due pandemie – l’influenza “spagnola” e il Covid – e gli anni durissimi della Seconda Guerra Mondiale, durante i bombardamenti del 1943 a Carloforte, quando si prese cura dei feriti e vegliò su chi non ce l’aveva fatta.

“Mi sono sposata a 36 anni, con Luigi Quaquero, senza la c”, precisa con il consueto garbo Luigia, che oggi continua a incarnare forza, vitalità e tempra straordinaria.  Le immagini della signora, firmate dal fotografo Pierino Vargiu, ambasciatore della longevità in Sardegna, catturano la grazia e la vivacità di un’ultracentenaria che continua a essere simbolo di eleganza e memoria storica della sua terra.