L’Ogliastra in un calice: la storia delle Tenute Gebelias e di un vino che nasce dal cuore della Blu Zone

Un viaggio nel cuore della Blu Zone, tra vigne secolari e racconti di longevità, dove ogni bottiglia diventa custode di una storia fatta di passione contadina, legame con la terra e rispetto per le origini.
Il vino è certo il frutto della terra ma è anche il lavoro dei tanti uomini e delle tante donne che lo producono. Se dovessimo spiegarlo in pochissime parole, non potremmo prescindere dal suo più grande potere: la capacità di farci stare insieme, di celebrare la vita con un brindisi alla salute ma anche all’amicizia, all’amore e a tutto ciò che ci fa guardare con fiducia al futuro.
Scoprire una terra, visitarla e imparare i suoi costumi passa sempre più spesso da un viaggio sensoriale tra profumi intensi e sapori antichi. Siamo in Ogliastra e in un calice di vino possiamo assaporare la bellezza di un’intera comunità. In fondo per conoscere la Sardegna non si può prescindere dai suoi vitigni. Le Tenute Gebelias nascono nei primi anni del secolo scorso dall’amore, dalla passione e dal lavoro sui campi del nonno di Nicola Loddo che oggi guida le cantine.
A tre chilometri dalle spiagge di Cea e Orrì, nella strada statale che collega Cagliari a Tortolì, si affaccia la cantina che accoglie quotidianamente visitatori da tutto il mondo per degustare e acquistare direttamente, all’interno delle Tenute, i suoi vini più pregiati che vengono serviti accompagnati da taglieri di formaggi e salumi provenienti dalla stessa zona. La Cantina è proprio in mezzo alle vigne e la famiglia Loddo guida i suoi ospiti in questa visita che è una indimenticabile esperienza fatta di profumi, sapori e brezza marina.
Ancora oggi, la famiglia coltiva con passione i vitigni autoctoni sardi, primo fra tutti il Cannonau. Il vino di punta si chiama Gebel, un nome che richiama l’altopiano davanti alle tenute, così chiamato in arabo. Da questo stesso termine deriva anche Gebelias, il nome della località in cui si trovano le vigne e che ha ispirato quello dell’azienda: Tenute Gebelias. Un intreccio profondo tra vino, territorio e identità. I loro vini sono fieri e autentici, frutto di una lavorazione attenta, che unisce spirito contemporaneo e radici ben salde nella tradizione.
“Una volta conseguito il diploma di Agraria, con mio padre ho deciso di trasformare una passione di famiglia in una vera e propria azienda”, racconta con emozione Nicola.
La famiglia Loddo conosce molto bene le potenzialità del territorio in cui ha la fortuna di vivere. Perché le Tenute risiedono nella cosiddetta Blu Zone, in Ogliastra appunto, quella regione della Sardegna orientale in cui la concentrazione di centenari è eccezionalmente alta. Nicola infatti ricorda che: “Si tratta di una delle cinque aree del mondo identificate per la straordinaria longevità dei suoi abitanti. Un luogo più unico che raro e che conserva un segreto”. E sì, perché gli studiosi hanno individuato una combinazione di fattori ambientali, genetici ma soprattutto, legati allo stile di vita. Uno di questi è il vino. Nelle tavole ogliastrine infatti non manca mai un bicchiere di Cannonau in cui si trovano delle provate, scientificamente, proprietà antiossidanti dieci volte più alte che in altre tipologie di vini. “Le nostre vigne sono situate nelle colline in prossimità dell’altopiano di Barisardo a circa 250 metri di altitudine con una esposizione che va da sud est a sud ovest, tale da garantire il maggior soleggiamento durante l’intero arco dell’anno. Voglio ricordare anche la presenza costante dei venti provenienti dal mare che conferiscono alle uve una qualità unica e pregiata”.
La specialità delle cantine Gebelias – che producono due linee di vini di alta qualità, “Le Battaglie” e “Gebel” – è il suo cannonau antico. “Abbiamo scelto di mantenere le tradizioni, utilizzando delle marze per gli innesti, ritrovate in questa zona che a loro volta sono state usate da altri coltivatori secoli prima. Quindi il nostro Karam è un cannonau doc in purezza che racconta i guerrieri Shardana con quattro occhi e quattro braccia che venivano posti davanti alle coste per intimidire i naviganti. Questa etichetta ricordo che fa infatti parte della nostra linea di alta qualità “Le Battaglie” che prendono spunto proprio dalle storie dei nostri avi nuragici”. Per chi ancora non lo avesse assaporato il Karam ha un profumo fresco di erbe di macchia mediterranea e un intenso colore rubino. Ideale per accompagnare zuppe, arrosti, insaccati e formaggi, essendo un vino profumato e suadente.
Nicola è molto fiero della sua azienda in cui lavorano, a seconda del periodo dell’anno, fino a 10 persone ma prima di tutto della sua terra. “Chi viene a farci visita gode non solo dei sapori dei prodotti della zona ma anche delle spiagge più belle del mondo, pensiamo che quest’anno Cala Goloritzè è arrivata prima nell’edizione 2025 di “The World’s 50 Best Beaches”.
Le Tenute Gebelias ogni giorno accolgono decine e decine di turisti da tutto il mondo, specialmente tedeschi e americani. Ci auguriamo che sempre più sardi colgano l’occasione di riscoprire le meraviglie di casa propria: li aspettiamo a braccia aperte”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
“Siènda”, apre a Cagliari la prima pasticceria 100% vegetale della Sardegna

Ha aperto a Cagliari la prima pasticceria 100% vegetale della Sardegna: nessun ingrediente di origine animale per un progetto innovativo firmato da una giovane imprenditrice cagliaritana.
Una pasticceria dove ogni dolce è pensato per essere inclusivo, sostenibile e sorprendentemente buono. È questo il cuore di Sienda, la prima pasticceria totalmente vegetale della Sardegna, nata a Cagliari dalla visione e dall’impegno di Anna Laura Caboni, giovane pasticciera cagliaritana, vegana da oltre 12 anni per scelta etica.
“Il mio concetto è che la pasticceria debba essere per tutti, ma anche e soprattutto buona! E purtroppo ancora manca la ricerca in questa direzione”, ci racconta. Anna Laura ha alle spalle studi classici e in design: “Mi sono accorta che, nonostante la mia formazione, tornavo sempre alla pasticceria, era come un filo rosso. Così ho deciso di approfondire: ho studiato, sperimentato, e poi sono andata a Milano per un anno a confrontarmi con una realtà più avanzata, affinando la mia tecnica”.
Il risultato è Sienda, nome che in sardo logudorese significa ricchezza, e che richiama direttamente le radici sarde della sua fondatrice. Il logo, infatti, rappresenta una ghianda, simbolo della nostra isola e delle sue risorse naturali, tra cui le querce. “Ho voluto costruire qualcosa che rispettasse la tradizione sarda, ma utilizzando ingredienti nuovi, tutti vegetali, perché l’etica è parte integrante del mio progetto”, spiega Anna Laura.
A differenza di molte proposte vegane standardizzate, Sienda nasce per offrire un’esperienza di gusto autentica, che non fa rimpiangere la pasticceria classica. “Non trovavo mai quella sensazione di voler tornare in un posto perché era davvero buono”, racconta. “La mia è una proposta diversa, che lavora sulla qualità degli ingredienti, sulle basi realizzate con frutta secca, che contiene oli naturali ottimi dal punto di vista nutrizionale”.
Tra le sue creazioni, anche i bignè senza uova: una prima assoluta in Sardegna nel panorama della pasticceria vegetale. “Siamo la prima realtà a proporli completamente vegetali, ed è una soddisfazione enorme. Quando un bambino allergico da poco mi ha detto “grazie” perché finalmente può mangiare un dolce come gli altri, capisco che sto andando nella direzione giusta”.
Il nome completo è Siènda Boutique Pâtisserie, a sottolineare la dimensione raccolta e curata del laboratorio. “È una piccola pasticceria e il design richiama quello di una boutique: vogliamo offrire il comfort di un negozio in cui si sceglie con cura”, spiega Anna Laura. “Essendo una pasticceria da asporto, progettiamo insieme ai clienti catering e ordini su misura: l’idea è creare un’esperienza intima, personalizzata e speciale”.
Siènda Boutique Pâtisserie si trova a Cagliari, in via Tola 3B.

© RIPRODUZIONE RISERVATA