Un drammatico ritrovamento ha scosso Cagliari all’alba di oggi: il corpo senza vita di un ragazzo di 16 anni, residente a Sestu, è stato recuperato nelle acque antistanti una spiaggetta del porticciolo turistico di Su Siccu, a una decina di metri dalla riva.

La segnalazione è giunta nelle prime ore del mattino, come riporta Ansa, mobilitando immediatamente i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i medici del 118 e i vigili del fuoco, che hanno provveduto al recupero del corpo. La salma è stata poi trasportata all’obitorio dell’ospedale Brotzu, dove lunedì mattina sarà eseguita l’autopsia per chiarire le cause della morte.

Secondo quanto trapelato finora, sul corpo non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza. La Polizia di Stato ha avviato le indagini, nel tentativo di ricostruire le ultime ore di vita del giovane e capire se fosse solo o in compagnia al momento del decesso. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze, anche da parte dei familiari, per cercare di far luce sull’accaduto.

Nel cuore dell’arcipelago di La Maddalena, sulla costa occidentale dell’isola principale, si trova una delle meraviglie meno note ma più affascinanti del paesaggio sardo: la “Roccia del Cavaliere con elmo”. Si tratta di una formazione naturale che, grazie al fenomeno della pareidolia, appare sorprendentemente simile a un volto umano con elmo, evocando l’immagine di un antico guerriero scolpito nella pietra.

Foto di G. Tusceri

La pareidolia è un’illusione visiva generata dal nostro cervello, che tende a riconoscere forme familiari in oggetti o profili casuali. È lo stesso meccanismo che ci fa vedere volti tra le nuvole o animali nei rilievi delle montagne. La “Roccia del Cavaliere” è uno degli esempi più suggestivi di questo fenomeno in Sardegna, una terra ricchissima di formazioni rocciose scolpite dal tempo e dall’erosione.

Non si tratta di un’opera dell’uomo: l’impressionante profilo, come spiega il paleontologo Daniel Zoboli, è il risultato di processi naturali, in particolare dell’erosione che ha modellato i monzograniti del complesso plutonico tardo paleozoico, caratteristico del nord-est dell’isola. Si parla in questo caso di tafoni, cavità di origine naturale create dal lento lavorio del vento, dell’acqua e delle escursioni termiche.

E qualunque sia l’immagine evocata, resta il fatto che la natura, in questo angolo della Sardegna, si è superata, dando vita a una scultura degna dei miti e delle leggende isolane. Un motivo in più per visitare La Maddalena e lasciarsi sorprendere, ancora una volta, dal potere dell’immaginazione e della natura.