Una giornata speciale quella di oggi a Turri, dove si celebrano i 104 anni di Tzia Letizia Pistis, originaria di Morgongiori. Un traguardo straordinario che ha riunito attorno a lei familiari, amici e compaesani, tutti pronti a renderle omaggio con affetto e riconoscenza.

Foto Pierino Vargiu

Tzia Letizia, figura amata e rispettata, ha attraversato più di un secolo di storia con la sua forza, il suo sorriso e la saggezza di chi ha visto il mondo cambiare sotto i propri occhi. La sua vita è un patrimonio di memoria e valori, radicati nella cultura e nelle tradizioni della Sardegna.

Foto Pierino Vargiu

Oggi i riflettori sono tutti per lei: gli auguri più calorosi arrivano da ogni parte, testimoniando quanto sia amata dalla sua comunità. Un compleanno da record, celebrato con semplicità e tanto calore umano, in una giornata che resterà nel cuore di tutti. Ringraziamo per gli scatti e le informazioni il fotografo dei centenari sardi nonché ambasciatore della longevità isolana, Pierino Vargiu e la moglie Angela Mereu.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.