Intervento straordinario al Brotzu: asportato un tumore di tre chili dall’addome di una paziente.

Un’operazione di alta complessità ha permesso di asportare un sarcoma uterino recidivante di oltre tre chili dall’addome di una donna di 56 anni.
L’intervento, effettuato il 10 febbraio presso l’Arnas Brotzu di Cagliari, è stato eseguito dai medici della struttura di Ginecologia Oncologica e ha richiesto un delicato approccio multidisciplinare. La paziente, già operata in precedenza, aveva notato la crescita di una massa che, nel tempo, aveva raggiunto dimensioni preoccupanti, occupando gran parte della cavità addominale.

La neoplasia, di circa 30 per 20 centimetri, si era estesa fino a infiltrare la muscolatura addominale. Dopo un’accurata valutazione clinica, è stato deciso di procedere con un intervento radicale. La rimozione ha richiesto un’incisione estesa, che ha permesso di isolare e asportare la massa con grande difficoltà tecnica. La chirurgia ha comportato una complessa eviscerazione pelvica totale, con l’asportazione della vescica, del retto-sigma e dell’intera vagina, completamente compromessa dal tessuto neoplastico.

L’operazione ha rappresentato una sfida considerevole per l’equipe medica, che ha dovuto gestire contemporaneamente l’exeresi tumorale e la successiva ricostruzione anatomica. L’intervento ha richiesto un’importante sinergia tra chirurghi ginecologi, oncologi e anestesisti, garantendo la massima precisione per minimizzare i rischi post-operatori.

L’ospedale Brotzu si conferma un punto di riferimento per la chirurgia oncologica avanzata, capace di affrontare casi complessi con tecnologie all’avanguardia e personale altamente specializzato. La paziente è ora sotto stretta osservazione, mentre proseguono gli accertamenti per valutare eventuali terapie complementari necessarie al suo percorso di cura.

Monastir, inseguimento ad alta velocità: arrestato 27enne con un kg di cocaina.

Tenta la fuga, sperona i carabinieri e finisce in manette. Un 27enne residente nel Medio Campidano è stato arrestato dai carabinieri di Dolianova nelle prime ore del mattino a Monastir.

L’uomo, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, è accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

Tutto è iniziato lungo la SS 131, quando una pattuglia ha notato una Fiat Panda con un’andatura sospetta. Insospettiti dal comportamento del conducente, i militari hanno intimato l’alt per procedere con un controllo. In un primo momento, il giovane ha rallentato come se volesse fermarsi, salvo poi accelerare improvvisamente per tentare la fuga in direzione dello svincolo per la SP7, verso Villasor.

Ne è nato un inseguimento ad alta velocità lungo una strada di penetrazione agraria. Durante la corsa, il fuggitivo ha speronato l’auto dei carabinieri, cercando di seminarli. La fuga, tuttavia, si è conclusa poco dopo: uno degli pneumatici della sua vettura ha ceduto, facendogli perdere il controllo e finire contro il veicolo dei militari.

Una volta bloccato, i carabinieri hanno perquisito l’auto e trovato oltre un chilo di cocaina, suddiviso in un panetto e una confezione sottovuoto. Inoltre, il giovane aveva con sé 130 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.

Informata dell’accaduto, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere. Intanto, le indagini proseguono per risalire alla provenienza della droga e verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti nella rete dello spaccio.