Cagliari, riapre la prima parte di via Roma ma il sindaco Zedda critica il progetto.
I dubbi del primo cittadino di Cagliari riguardano le 2 corsie, l’ampliamento centrale e il passaggio bus-metro: “Avrei speso i soldi pubblici diversamente”.
Dopo anni di lavori e attese, Cagliari vede finalmente la riapertura della prima parte di via Roma, nel tratto compreso tra Piazza Ingrao, l’incrocio con Viale Diaz e Via dei Mille. Un restyling che ha restituito alla città un’area rinnovata, con due corsie stradali – una per ogni senso di marcia – utilizzabili fuori dagli orari della Ztl, un ampio spazio alberato centrale arricchito da giochi per bambini e una passeggiata ciclopedonale. Un progetto ambizioso, che però non convince del tutto il sindaco Massimo Zedda, il quale non ha risparmiato critiche sulla gestione dell’intervento da parte della precedente amministrazione.
Uno dei punti più contestati riguarda la riduzione delle corsie a sole due, una scelta che secondo il primo cittadino potrebbe generare problemi alla viabilità, specialmente in caso di auto in doppia fila, creando ingorghi fino a Viale Diaz. Un’altra questione aperta è la corsia dedicata ai mezzi pubblici, che in futuro dovrà accogliere anche la metropolitana leggera. “Stiamo cercando di ottenere un’autorizzazione dal ministero affinché nel tratto di via Roma possano transitare contemporaneamente bus e metro, altrimenti il traffico degli autobus si sposterebbe sotto i portici, con conseguenze non ottimali per il flusso veicolare e pedonale”, ha spiegato Zedda.

La parte centrale di via Roma (Foto Facebook)
Al centro delle critiche anche l’utilizzo delle risorse pubbliche: “Otto, dieci milioni di euro per rimuovere e poi ripristinare il granito? Probabilmente quei soldi avrei preferito investirli in altro modo”, ha dichiarato il sindaco, sottolineando come il progetto iniziale non fosse stato nemmeno sottoposto alla Soprintendenza. Solo in un secondo momento, infatti, l’ente ha imposto il ripristino del disegno storico della pavimentazione, con il risultato che i lavori si sono protratti per anni senza ancora una conclusione definitiva. “Sono stati anni di cantieri e siamo solo a metà. Immaginate cosa sarebbe successo se si fosse deciso di scavare per realizzare sottopassi o tunnel: con i ritrovamenti archeologici, ci avremmo messo dieci anni bloccando la città intera”, ha osservato il primo cittadino.
Un altro nodo critico riguarda l’ampliamento dello spazio centrale. “I cittadini di Cagliari sono sempre stati abituati a passeggiare sotto i portici, perché allora non ampliare quel lato invece della parte centrale?”, si domanda Zedda, sottolineando anche la rimozione delle panchine storiche. “Non sono contrario agli interventi contemporanei, ma in luoghi dal grande valore storico bisognerebbe preservare il disegno originario”.
E le perplessità non si fermano a via Roma: anche la nuova piazza Matteotti è finita nel mirino del sindaco. “Era un giardino, una sorta di piccolo orto botanico. Ora è stata stravolta con un intervento moderno che ha cancellato il disegno storico della piazza, perfino con marciapiedi laterali così stretti che due persone non riescono a passarci affiancate”.
Resta ora da completare la seconda parte del progetto, quella che arriva fino al Largo Carlo Felice, un tratto ancora più complesso per la presenza delle antiche mura della città nei pressi della Rinascente. Sui tempi di conclusione, però, nessuna certezza. “Impossibile stabilirli ora”, ha ammesso il sindaco, lasciando intendere che la riqualificazione di via Roma sia tutt’altro che giunta al termine.
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