Questa mattina, poco dopo l’alba, la Polizia Locale è intervenuta in viale Trieste a Cagliari per un incidente stradale che ha coinvolto un’automobile. Il conducente, un uomo di 43 anni, è risultato positivo all’alcoltest, con un tasso alcolemico tre volte superiore al limite legale.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe perso il controllo del veicolo, che ha riportato danni significativi. Fortunatamente, il conducente è rimasto illeso. Tuttavia, le verifiche effettuate successivamente hanno rivelato che l’auto era priva di assicurazione e con revisione scaduta.

A seguito delle infrazioni riscontrate, il veicolo è stato sottoposto a sequestro amministrativo, mentre la patente dell’uomo è stata ritirata. Inoltre, il 43enne sarà deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

Il Codice della Strada prevede, in situazioni simili, una sanzione pecuniaria compresa tra 1.500 e 6.000 euro, con un aumento fino alla metà per incidenti verificatisi prima delle ore 7. Oltre alla multa, l’uomo rischia l’arresto con una pena che varia da sei mesi a un anno.

Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato.

Un episodio inquietante ha scosso la città di Cagliari, dove un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.

La notizia, emersa nelle ultime ore, ha destato attenzione e preoccupazione tra i cittadini, sottolineando la gravità della violenza domestica anche all’interno delle mura familiari.

Le vittime, due anziani coniugi pensionati, hanno trovato il coraggio di denunciare le ripetute aggressioni fisiche, le minacce e le umiliazioni subite da parte del figlio, un pregiudicato noto per le sue condotte problematiche. Le indagini condotte dai carabinieri, avviate in seguito alla denuncia degli stessi genitori, hanno evidenziato un quadro di violenza domestica allarmante, ritenuto talmente grave da indurre l’autorità giudiziaria a intervenire con una misura restrittiva.

Il giovane, una volta rintracciato, è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, dove sono state espletate le formalità di rito prima di essere trasferito nel carcere di Uta. In questo momento rimane a disposizione delle autorità, mentre la comunità si interroga su come fenomeni simili possano trovare spazio anche in contesti familiari considerati normalmente sicuri.