Cagliari e le sue “strade della morte”: viale Colombo, via della Pineta, viale Poetto, pericolo costante per pedoni e automobilisti

L'82enne che ha investito la 17enne questa mattina denunciato per lesioni stradali e patente ritirata.
L’incidente avvenuto questa mattina in viale Colombo, in cui una studentessa di 17 anni è stata investita mentre attraversava sulle strisce pedonali, riaccende il dibattito sulla pericolosità delle strade cittadine a Cagliari. Viale Colombo è solo una delle arterie urbane con un elevato tasso di rischio, unite a vie come via della Pineta, via Cadello e viale Poetto solo per citarne alcune, dove il traffico intenso, la velocità e la scarsa attenzione contribuiscono a un numero allarmante di incidenti.
Molte di queste strade sono percorse quotidianamente da giovani, anziani e famiglie, ma le infrastrutture spesso non garantiscono una sufficiente sicurezza per i pedoni. Attraversamenti pedonali poco visibili, illuminazione inadeguata e la mancanza di interventi strutturali per moderare la velocità dei veicoli rendono queste vie delle vere e proprie “strade della morte”.
Il caso di viale Colombo non è isolato, ma rappresenta un problema sistemico. I tragici eventi riportano l’attenzione sulla necessità di adottare misure urgenti per la sicurezza stradale, come l’installazione di dissuasori di velocità, semafori pedonali e una maggiore presenza delle forze dell’ordine per controlli su velocità e rispetto delle norme del codice della strada.
L’82enne alla guida della Panda che ha travolto la 17enne questa mattina a Cagliari è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cagliari con l’accusa di lesioni stradali. Gli agenti della polizia locale, intervenuti per i rilievi, hanno subito proceduto al ritiro della patente dell’uomo e stanno lavorando per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente. La giovane, che stava attraversando sulle strisce pedonali che l’avrebbero portata a scuola, il Liceo Alberti, è attualmente ricoverata in condizioni critiche al Brotzu, dove lotta tra la vita e la morte.
Il preside dell’Alberti, Roberto Bernardini ha reso noto che, proprio per la pericolosità della strada, sempre molto trafficata e percorsa da studenti (oltre all’Alberti c’è anche il Nautico), i dissuasori sono stati chiesti da tempo, fin dal 2020, senza esito.
L’investimento è avvenuto intorno alle 8. Sul posto sono intervenuti tempestivamente un’automedica e un’ambulanza del 118, che hanno prestato le prime cure alla giovane prima di trasportarla in codice rosso al Pronto Soccorso. I medici del Brotzu stanno facendo tutto il possibile per salvare la ragazza, le cui condizioni sono apparse critiche fin dal primo momento.

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