Lo sapevate? Quando furono piantati i giganteschi ficus dei giardini pubblici di Cagliari?

Recentemente i due due esemplari di Ficus magnolioides macrophylla dei Giardini Pubblici di Cagliari sono entrati a far parte dell'elenco regionale degli alberi monumentali. Giganteschi, maestosi, bellissimi: i due alberi sono uno dei simboli vegetali della città e l'anno scorso sono stati recintati, proprio perché antichi e preziosi. Ma sapete esattamente quanti anni hanno?
Lo sapevate? Quando furono piantati i giganteschi ficus dei giardini pubblici di Cagliari?
Recentemente i due due esemplari di Ficus magnolioides macrophylla dei Giardini Pubblici di Cagliari sono entrati a far parte dell’elenco regionale degli alberi monumentali. Giganteschi, maestosi, bellissimi: i due alberi sono uno dei simboli vegetali della città e l’anno scorso sono stati recintati, proprio perché antichi e preziosi. Ma sapete esattamente quanti anni hanno?
I Giardini Pubblici di Cagliari sono un elegante parco urbano situato nel cuore della città, al confine tra i quartieri storici di Villanova, La Vega e Castello. Estendendosi su una superficie di circa 2 ettari, rappresentano una delle aree verdi più significative e antiche di Cagliari. Il terreno fu acquisito nel 1840, rendendo questi giardini il primo parco pubblico della città e dell’intera Sardegna.
Il disegno del parco è un interessante esempio di fusione tra stili formali e informali. Nella parte nord, si può ammirare un giardino all’italiana, caratterizzato da sei aiuole geometriche perfettamente ordinate. In contrasto, l’area lungo il viale principale ha un carattere più aperto e spontaneo, con ampi spazi verdi che invitano alla passeggiata e al relax.
I due alberi contribuiscono a rendere ancora più speciale uno dei luoghi più amati e frequentati della città, capace di unire insieme storia, natura e cultura.
Tipici delle foreste pluviali, i due ficus sono entrati a far parte del ristretto gruppo degli ultracentenari isolani: hanno infatti un’età stimata tra i 140 e i 150 anni. Questi ultimi, in particolare, sono stati nel corso della loro storia la cornice dei giochi e dei ricordi d’infanzia di tantissimi cagliaritani. I bambini infatti erano soliti scalarli, arrampicandosi sui rami lunghissimi che in alcuni punti arrivano sino a terra. Ultimamente però questa pratica non è più possibile.
Pare che i lunghissimi rami abbiano qualche problema di tenuta, a causa dei funghi (che procurano infezioni agli alberi), degli eventi atmosferici e degli umani, per cui, visto anche il recente evento dell’albero gemello della Darsena, si è correttamente proceduto ad isolare tutta l’area.
Essendo quindi diventati dei veri e propri monumenti viventi gli alberi devono essere preservati e ai visitatori non rimane che ammirarli e o fotografarli.

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