Episodio di violenza avvenuto nella notte sul lungomare Poetto a Quartu Sant’Elena. Coinvolto un gruppo di giovani che si sono affrontati con coltelli, dando luogo a una rissa che ha portato a tre feriti.

Secondo le prime ricostruzioni, l’evento, che si è verificato tra mezzanotte e l’una, sembra essere scaturito da futili motivi. Le forze dell’ordine sono impegnate a chiarire la dinamica esatta della vicenda e a individuare i responsabili.

Due dei giovani feriti sono stati soccorsi dal 118 e trasportati in ospedale: uno al Brotzu in codice rosso, mentre l’altro è stato portato al Policlinico. Un terzo ferito si è presentato autonomamente al pronto soccorso, accompagnato da alcuni conoscenti. Nessuno dei tre ragazzi risulta essere in condizioni gravissime, ma la situazione ha destato molta preoccupazione, spingendo qualcuno dei presenti a chiamare i soccorsi dopo aver visto il sangue.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.