Festa dell’Assunta, quella solennità sempre viva nel cuore di Cagliari

Si rinnova la solennità dell'Assunta. Nel cuore di Cagliari la festa in onore di Maria dormiente, patrona della Cattedrale di Castello e regina dei sardi. Nella vigilia e in occasione del 15 agosto, l'esposizione del Trittico e della Sacra Spina, due tesori della Cristianità. Ieri la processione per le vie di Castello: segno di tradizioni che rimangono sempre vive nonostante il tempo.
A Cagliari, ieri, la festa dell’Assunta. Una solennità che anche quest’anno ha mantenuto viva la sua importanza per i fedeli. Nel cuore del capoluogo sardo questa coincide con la festa di Maria, patrona della Cattedrale e regina dei sardi. In queste giornate poi sono tanti tantissimi i cagliaritani e i turisti richiamati inoltre dalla possibilità di assistere all’esposizione della Sacra Spina e del Trittico.
Il dogma dell’Assunta è stato istituito e proclamato solennemente da papa Pio XII nel novembre 1950, sebbene la cristianità abbia sempre festeggiato l’Assunzione, con la testimonianza nelle varie liturgia della cosiddetta pausatio o dormitio Mariae. A Cagliari il più notevole dei simulacri è quello della Cattedrale, dono di carlo Felice, la cui esposizione nei giorni antecedenti il 15 agosto come ogni anno ha richiamato moltissimi fedeli.
Secondo la tradizione, compito della vestizione spettava alle cosiddette obreras, donne appartenenti alle antiche famiglie della nobiltà cagliaritana, che sin dai tempi dei Savoia avevano il fondamentale compito di adornare la Vergine dormiente e collocarla su una sontuosa lettiga, nella navata centrale della Cattedrale. Le ceste di basilico profumato ai suoi piedi poi ricordano un antico omaggio regale, fatto in questo caso proprio a colei che è considerata regina dei sardi.
La sera della vigilia e per tutti i giorni dell’Assunta, la solennità diventa occasione per i fedeli di ammirare il Trittico e la Sacra Spina, due oggetti carissimi della Cristianità custoditi nella Cattedrale. La storia racconta che il Trittico fu trafugato durante il sacco di Roma nel 1527 assieme a un cofanetto contenente cinque spine della corona di Cristo. Una tempesta in mare fece cambiare idea al saccheggiatore, che promise allora la restituzione del dipinto in cambio della salvezza. Quando la nave approdò al lido di Cagliari, il soldato consegnò i sacri oggetti al priore del convento degli agostiniani. Accertata la loro autenticità, venne informato papa Clemente VII che donò il Trittico e una delle sacre spine alla Cattedrale di Cagliari. Con la condizione che venissero esposti in occasione della festività dell’Assunta del 15 agosto.
Nella sera della vigilia, la processione, breve ma sentita, della sacra spina per le vie del quartiere Castello ha continuato a mantenere vivo un rito antichissimo. Un segno di mantenimento di antiche tradizioni di tutta una comunità di quartiere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA