Una nuova ondata di sabbia del Sahara sta investendo il Mediterraneo, spinta dall’anticiclone africano, e ha già raggiunto l’Italia. Si prevede che il picco di questo fenomeno si verificherà a partire da oggi interessando gran parte del Paese. I cieli sono già tinti di giallo e le auto coperte da polvere rossa, un chiaro segno della presenza di sabbia sahariana nell’aria.

Il programma Copernicus, gestito in collaborazione dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla Commissione Europea, ha comunicato tramite un post su X che si sta monitorando l’ultimo episodio di Saharan Dust. Le immagini satellitari condivise dal Programma Copernicus mostrano le possibili traiettorie e le zone che saranno colpite dalla polvere del Sahara. L’anticiclone africano con il suo asse inclinato e i forti venti provenienti da sud stanno spingendo la polvere sahariana verso l’Italia. Secondo le previsioni, il picco della presenza di polvere nel Centro-Nord si registrerà tra mercoledì e venerdì, mentre nel Sud avverrà durante il fine settimana.

Questa nuova ondata di polvere del Sahara, che colpirà l’Europa sudorientale e il Mediterraneo orientale, rischia di peggiorare la qualità dell’aria, con potenziali effetti negativi sulla salute di milioni di cittadini. La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha evidenziato che i soggetti più a rischio sono i bambini, gli anziani, i cardiopatici e coloro che soffrono di malattie respiratorie.

Un sabato di fine estate drammatico quello appena trascorso in Sardegna, segnato da due morti improvvise che hanno sconvolto turisti e residenti.

A Porto Rotondo, in un residence affacciato sulla spiaggia di Marinella, una donna fiorentina di 88 anni è deceduta improvvisamente a bordo piscina, colta da un malore. Nonostante l’intervento tempestivo dei medici giunti con l’elisoccorso, ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile.

A San Teodoro, invece, a perdere la vita è stato un turista tedesco di 65 anni, probabilmente anch’egli vittima di un malore. L’uomo si trovava sulla spiaggia della Cinta quando si è accasciato privo di conoscenza. I primi soccorsi sono stati prestati da un’infermiera presente in spiaggia, ma all’arrivo del personale del 118, per lui non c’era già più nulla da fare.