Due sub esperti, Mario Perniciano di 55 anni, residente a Cagliari, e Stefano Bianchelli di 56 anni, di Villasimius, sono stati dichiarati dispersi mentre erano impegnati nella posa di boe sottomarine al largo di Villasimius.

Le operazioni di ricerca, condotte dalla Capitaneria di Porto di Cagliari e dai Vigili del Fuoco, sono state riavviate questa mattina all’alba dopo essere proseguite per tutta la giornata.

L’allarme è stato lanciato ieri intorno alle 17:30 quando il collega dei due sub, che si trovava sulla barca di supporto, ha notato che non risalivano in superficie dopo l’immersione per posizionare le boe vicino al relitto della San Marco, situato nelle vicinanze dell’isola di Serpentara, a una profondità di oltre ottanta metri.

Le operazioni di ricerca hanno visto il coinvolgimento delle motovedette della Guardia Costiera e del gommone dei Vigili del Fuoco, compreso il Nucleo Sommozzatori. Anche un elicottero dei Vigili del Fuoco è stato impiegato nelle ricerche, fino a quando le condizioni di luce lo hanno permesso.

Un’area demaniale marittima di circa 700 metri quadrati, situata in una zona di particolare pregio ambientale del litorale cagliaritano, era stata trasformata in una discarica abusiva. A scoprirla sono stati i militari della Guardia Costiera di Cagliari nell’ambito delle attività di controllo finalizzate alla tutela dell’ambiente e della legalità sul demanio marittimo.

All’interno dell’area sono stati rinvenuti rifiuti di vario genere, abbandonati in modo incontrollato e in violazione delle normative ambientali. Le successive indagini condotte dalla Guardia Costiera hanno permesso di risalire ai presunti responsabili: due soggetti, titolari di una società, ritenuti coinvolti nella gestione illecita dell’area.

I due sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per i reati di occupazione abusiva di area demaniale marittima e di abbandono incontrollato di rifiuti. Contestualmente, è stato imposto loro l’obbligo immediato di procedere alla rimozione dei materiali presenti, previa catalogazione dei rifiuti da parte del personale dell’ARPAS, passaggio necessario per garantire il corretto ripristino dello stato dei luoghi.

L’operazione rientra in un più ampio programma di vigilanza e controllo portato avanti dalla Guardia Costiera di Cagliari, volto alla salvaguardia dell’ambiente marino e costiero e alla difesa di aree di grande valore naturalistico, spesso minacciate da comportamenti illeciti che compromettono il territorio e l’ecosistema.