Si chiamano Daniela Steri ed Enrico Pinna, sono originari dell’Iglesiente e si sono trasferiti sei anni fa nel Regno Unito, prima a Londra e approdando successivamente a Manchester. Qui hanno aperto un piccolo locale che è diventato ormai tappa fissa per tutti gli inglesi appassionati di panini e focacce, “Ad Maiora”.

Daniela ed Enrico hanno cominciato da una cucina nel loro piccolo appartamento di Manchester, in una strada secondaria del Norther Quarter: qui preparano succulente focacce generosamente farcite con ingredienti di prima qualità come ‘nduja, salsiccia piccante toscana, scamorza affumicata, mortadella, burrata e pesto rosso.

Tutti i loro panini sono realizzati utilizzando solo ingredienti italiani di alta qualità con un totale di nove diverse opzioni tra cui scegliere. Dalla La Nonna vegana (hummus italiano, melanzane arrostite, olive, pomodori secchi e rucola) a una vasta gamma di diverse delizie a base di formaggio e carne, prosciutto di Parma, gorgonzola DOP, brie al tartufo, salame Milano e pistacchi sbriciolati. Il loro pane viene preparato e cotto a mano ogni mattina utilizzando un minuscolo forno domestico.

Una mareggiata ha svelato, in maniera drammatica, un nido di tartaruga marina non ancora censito sulla spiaggia antistante il Condominio Marina di Santo Stefano, nell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara. Le onde hanno danneggiato la camera del nido, disperdendo numerose uova lungo la battigia e trascinandone altre in mare.

Foto Area Marina Protetta “Capo Carbonara”

La prontezza di alcuni bagnanti è stata decisiva: accortisi subito della situazione, hanno lanciato l’allarme alla Capitaneria di Porto. Nel giro di poco tempo le biologhe dell’AMP sono giunte sul posto, riuscendo – con l’aiuto dei presenti – a individuare il nido e a recuperare parte delle uova.

Foto Area Marina Protetta “Capo Carbonara”

Nonostante una frazione sia andata irrimediabilmente perduta, il resto è stato salvato grazie all’intervento dei responsabili scientifici del CRES, che hanno provveduto alla ricollocazione in un nuovo nido, allestito in una zona più interna e protetta della spiaggia, al riparo da ulteriori mareggiate.

Foto Area Marina Protetta “Capo Carbonara”

Ora non resta che attendere con speranza la schiusa, segno tangibile della resilienza di questa specie minacciata. Un ringraziamento particolare da parte del CRES va al signor Giorgio Bianchi, che con la sua immediata segnalazione ha reso possibile il recupero delle uova, insieme a tutti i bagnanti che non hanno esitato a prestare il proprio aiuto. Con questo episodio, i nidi censiti in Sardegna nell’estate 2025 salgono a 15.