E’ una storia a lieto fine quello di nonna Franca, una cagnolina in età avanzata che è stata recentemente adottata.

La cagnetta ha festeggiato la sua nuova famiglia con una bella festicciola a lei dedicata. Per celebrarla i suoi adottanti hanno arrostito il maialetto e glielo hanno fatto assaggiare. L’anziana a quattro zampe ha particolarmente gradito la nuova pappa.

LA STORIA DI NONNA FRANCA PRIMA DELL’ADOZIONE

Nonnina Franca è uno dei cosiddetti cani invisibili: taglia media, colore scuro, anziana, non particolarmente bella (per i canoni estetici dominanti). E infatti, come tutti gli invisibili la sua vita l’ha trascorsa in canile.

Ma oggi più che mai aveva necessità di amore e sicurezza, oggi che l’età avanzata sta minando anche il suo fisico oltre che l’animo. Guardate quegli occhi e diteci se non vedete anche voi un’anima che ha ancora tanta voglia di amare.

“Dovremmo chiedere perdono per tutto questo”, aveva scritto uno dei volontari che prova a trovare adozione per la vecchietta. “Diffondiamo il suo appello, facciamo in modo che non se ne vada senza aver mai avuto il calore di una famiglia”.

Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».

Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».

Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».

Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]

www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904