Il Napoli prende tre punti importanti per la classifica, ma il Cagliari esce a testa alta dal Maradona. Partita posticipata di trenta minuti per motivi di sicurezza come annunciato da un comunicato del Napoli poco prima delle 18. Primo tempo che finisce sullo zero a zero, la gara si accende a venti minuti dal novantesimo. Perdono i rossoblù, ma dimostrano ancora una volta di essere in salute.

Primi venti minuti di gioco e il Napoli sembra aver messo radici nell’area rossoblù. Diverse le occasioni per i partenopei, non andate a buon fine e ben contrastare della difesa sarda. Prova a reagire il Cagliari e a riportare il pallone sull’altra area, Augello calcia dalla distanza: palla poco distante dalla porta.  Finisce zero a zero il primo tempo al Maradona.

Il Napoli esce tra i fischi al pubblico nonostante le tante azioni create. Dal primo minuto attacca e pressa ma non riesce a trovare il gol. Rrahmani va vicino alla rete del vantaggio prendendo un palo, per il Cagliari invece
l’azione più pericolosa l’ha creata Nandez con un contropiede, salvata da un ottimo Meret. Scintille sul finale
che regalano quattro cartellini gialli dopo il quarantacinquesimo minuto.

Tornano in campo le squadre. Due cambi nel Cagliari. Problemi per Juan Jesus, che lascia momentaneamente in dieci i suoi. La partita sembra essersi incattivita. Non fischi ora, ma applausi al Maradona: al sessantottesimo Osimhen sblocca la partita e porta in vantaggio il Napoli.

La forza del pallone calciato dal numero nove partenopeo piega Scuffet che in un primo momento sembrava fosse riuscito a trattenere la palla. Tre minuti dopo, pareggio immediato dei rossoblu. Storie di attaccanti con Pavoletti che replica a Osimhen. L’assist di Luvumbo. Uno a  uno al Maradona.

Si infuoca il Napoli e raddoppia al settantacinquesimo: Osimhen ancora protagonista serve Kvaratskhelia. Sei minuti di recupero quelli concessi dal direttore di gara.

Una passeggiata come tante nella caletta di Capo Pecora si è trasformata in un salvataggio eroico che ha commosso l’Italia intera. Protagonisti un bambino e suo padre, che hanno trovato una tartaruga marina intrappolata in una fune legata alla pinna, vittima dell’inquinamento umano.

Il piccolo, vedendo l’animale soffrire, ha subito chiesto al padre di chiamare la Capitaneria di porto, ma il telefono non aveva campo. Senza esitazione, il bambino ha tagliato la corda e preso in braccio la tartaruga, camminando a lungo verso un punto di mare pulito e calmo. La tartaruga, apparentemente consapevole delle buone intenzioni, non si è dimenata e alla fine è stata rimessa in acqua, nuotando verso il largo. Il pianto iniziale del bambino si è trasformato in gioia, mentre la tartaruga riprendeva la sua libertà.

Le immagini del salvataggio, diffuse sui social, hanno rapidamente fatto il giro del web, trasformando i due protagonisti in veri e propri eroi del giorno per la sensibilità ambientale. Un gesto che ricorda quanto l’inquinamento rappresenti una minaccia costante per la fauna marina e sottolinea l’importanza di educare i più giovani al rispetto della natura.

Papà e figlio hanno mostrato con semplicità quanto un piccolo atto di coraggio e attenzione possa fare la differenza, diventando una lezione di vita sulla cura e la tutela dell’ambiente.