“Il mare di Ostia come quello della Sardegna”: il premio dell’Arpa fa discutere i sardi ( e non solo)

Le acque del litorale romano hanno ricevuto un encomio dalla prestigiosa Arpa, che le ha classificate come “eccellenti” come quelle della Sardegna. Inutile dire che si sono sprecate le battute e le polemiche
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Le acque del litorale romano hanno ricevuto un encomio dalla prestigiosa Arpa, che le ha classificate come “eccellenti” come quelle della Sardegna.
Questa valutazione positiva è stata confermata anche dal decreto emesso dal presidente della Regione, Francesco Rocca, che individua e classifica le acque destinate alla balneazione e i punti di monitoraggio.
Il paragone con la Sardegna ha però chiaramente suscitato non poche polemiche non solo da parte dei sardi ma anche da parte degli stessi laziali, che conoscono bene la differenza tra il loro mare e il nostro, dove in tanti ogni anno decidono di trascorrere le ferie estive.

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Jacopo Cullin saluta il suo amico a quattro zampe: “Un dolore enorme, ma grazie per tutto l’amore”

Nonostante il dolore, Cullin lancia un messaggio forte: adottare un cane è un gesto che cambia la vita. “Sono anime pure, esseri superiori che ci insegnano ad amare”, scrive, invitando chi può a dare una casa a un amico a quattro zampe. “Arrivederci amico mio, grazie di tutto, non dimenticherò mai quello che hai fatto per me”.
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L’attore e regista sardo Jacopo Cullin ha condiviso sui social un post toccante per dire addio al suo cane Brie, compagno di vita e avventure. Con parole cariche di emozione, Cullin ha voluto ricordare il legame speciale che li univa, raccontando quanto fosse difficile affrontare la perdita e, allo stesso tempo, quanto fosse immensa la gratitudine per l’amore ricevuto.
“L’amore per un cane non posso e non voglio nemmeno provare a descriverlo, sono sentimenti troppo forti da poter essere racchiusi in poche parole”, ha scritto l’attore, sottolineando la gioia di aver avuto Brie al suo fianco e la commozione nel vedere quanto fosse amato da chiunque lo incontrasse.
Brie, racconta Cullin, aveva “qualcosa di speciale”: una simpatia naturale che strappava sorrisi a tutti e uno sguardo unico, capace di seguirlo persino mentre guidava. “Sarà molto difficile trovare un altro essere vivente che mi guardi in quel modo”, confessa. Il cane era così conosciuto e amato che spesso i fan riconoscevano lui prima del padrone: “Ma sei il padrone di Brie?” era una delle domande che facevano più piacere a Cullin. Ora, immagina il suo amico “da qualche parte ad inseguire palline o a fare sguardi languidi per farsi dare qualcosa da mangiare”.
Nonostante il dolore, Cullin lancia un messaggio forte: adottare un cane è un gesto che cambia la vita. “Sono anime pure, esseri superiori che ci insegnano ad amare”, scrive, invitando chi può a dare una casa a un amico a quattro zampe. “Arrivederci amico mio, grazie di tutto, non dimenticherò mai quello che hai fatto per me”.

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