Lo sapevate? In Sardegna il sistema metrico decimale venne introdotto nel 1846
In questo modo si andò ad eliminare una miriade di unità di pesi e misure che creava molta confusione, specialmente nel commercio: ecco come andarono le cose
Quando Carlo Alberto divenne re, portò avanti numerose riforme, soprattutto sul fronte dell’amministrazione del Regno.
Oltre a riordinare i Comuni, ad esempio, il sovrano introdusse anche alcune novità rispetto alle unità di misura da adottare nella vita quotidiana e nei commerci. In Sardegna, proprio per questo motivo, nel 1844 venne introdotto il sistema metrico decimale e la monetazione cosiddetta “piemontese”.
In questo modo si andò ad eliminare una miriade di unità di pesi e misure che creava molta confusione, specialmente nel commercio.
Venne istituita, per venire a capo della questione, una vera e propria “Commissione dei pesi e delle misure del Regno di Sardegna” che tra il 1836 e il 1844 studiò le varie unità di misura.
La Sardegna, come da editto regio del 1 luglio del 1844, passò al sistema metrico decimale dal 1 gennaio del 1846. Un articolo dell’editto dava la possibilità di utilizzare la denominazione antica per alcune unità decimali.
Questa manovra è da considerarsi come necessaria verso l’inserimento dell’Isola tra gli altri “stati” del Regno: Piemonte, Liguria, Savoia e Nizza.
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